In attesa che si cominci a fare sul serio, nel trionfale 4-1 rifilato dal Parma ai campioni europei dell’Atalanta (clicca qui) sono tanti, praticamente tutti, i Top. Viceversa, per trovare le prestazioni negative è servita molta pignoleria, ma per migliorare il pelo nell’uovo va sempre trovato.

I (pochissimi) pericoli dalle parti di Suzuki arrivano sempre per errori in marcatura o imprecisioni nelle letture difensive, inevitabilmente legati al modus difendendi del Parma. Oltre a quelli citati di seguito, bene anche Camara (assistman per il terzo gol) e Partipilo (autore del poker), che rispetto agli altri hanno il solo demerito di avere giocato meno. Infine, citazione sulla fase difensiva dell’Atalanta, nettamente più imballata del Parma: floppone.

I TOP DI PARMA-ATALANTA

– MAN C’è tutto il repertorio della casa nei primi 15′ di partita: prima, complice anche il miracolo di Ruggeri, manca la rete da pochi passi dopo aver sdraiato mezza difesa atalantina; poi, finalizza alla grande dopo un taglio in profondità; infine, il grande classico, slalom gigante a convergere verso il centro. Al 5′ della ripresa ci prende gusto e affonda nella difesa atalantina come un coltello nel burro: doppietta. Dopo le difficoltà con l’Heidenheim, dimostra di poter essere più efficace contro quelle squadre che gli concedano più spazio (vedasi match col Galatasaray). Alla ricerca di maggiore continuità, ma il progetto per diventare un grande giocatore continua. Work in progress.

– BONNY Salgono i giri del motore di Angel Yoan. L’Atalanta, si sa, ti costringe a lotte asfissianti e duelli rusticani, Hien non è peraltro il più mansueto dei clienti. Ma “Angelo” non si scompone, si sbatte, svaria. Segna. Il primo gol del suo pre-campionato arriva dopo un’ottima prima mezz’ora, fino a quando aveva peccato solo d’imprecisione. Non lo vedi, ma c’è il suo zampino anche nel terzo gol: è lui a svuotare lo spazio in cui si lancia Man. Quanto detto per il romeno, vale ancora più per il ragazzone di Aubirvilliers. Parma’s got talent.

– COULIBALY L’assist per il momentaneo 2-0 non è che il picco della sua prestazione maiuscola. Partita densissima di corse e rincorse, contrasti e giocate pregiate a evadere la pressione. Se ce ne fosse bisogno, conferma quanto quella destra sia la sua fascia preferita. Ci sarebbe quel piccolo neo della marcatura persa su Ruggeri, che per poco non pareggia, ma glielo si può perdonare. Indomito.

– SOHM Le capacità atletiche e fisiche dello svizzero erano già note, ma quello che colpisce è la crescita tecnica e la disinvoltura con cui – accanto a un altrettanto ottimo Cyprien – gestisce il pallone nella zona mediana. Sempre prezioso in fase di interdizione, dirompente in conduzione, grande continuità per tutta la partita. Pecchia lo premia: tranne Suzuki, solo lui e Coulibaly giocano 80′. Evoluto.

I “FLOP” DI PARMA-ATALANTA

– IL TERRENO DEL TARDINI In una partita dalle poche note negative, non si possono non biasimare le condizioni del campo del Tardini, a differenza dei giocatori, tutt’altro che pronto per l’inizio del campionato. Di certo le spelacchiature diffuse non aiutano Scamacca in occasione dell’infortunio che lo costringe al cambio. In ritardo.

– VALERI L’avvio di gara, rispetto alle precedenti uscite, è incoraggiante e positivo. Poi però è il più in ritardo nel salire in occasione del gol bergamasco: concede a Lookman lo spazio per bucare Suzuki. Ciononostante la difesa intera si dimostra ancora permeabile agli attacchi in profondità, soprattutto sugli inserimenti da dietro tra le maglie dei difensori. Lo si vede anche in chiusura di primo tempo, quando la linea perde i riferimenti in marcatura e il solissimo Ruggeri è libero di spedire alto a due passi dalla porta. 

(In copertina, Woyo Coulibaly durante l’amichevole Parma-Atalanta 4-1 – ©Foto: Lorenzo Cattani)