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Vent’anni fa l’esordio di Buffon in serie A: “Un ricordo incancellabile, a Collecchio ero considerato uno squilibrato”

Vent’anni fa l’esordio di Buffon in serie A: “Un ricordo incancellabile, a Collecchio ero considerato uno squilibrato”

Vent’anni. Un’infinità. Era il 19 novembre del 1995 quando Gialuigi Buffon esordì in serie A con la maglia del Parma, tra lo stupore generale di tutti gli addetti ai laovri; uno stupore che durò pochi minuti, giusto il tempo di capire che quel ragazzotto acquistato dal Parma all’età di 13 anni, dal Bonascola, per la modica cifra di 15 milioni di lire. Da quel giorno la carriera di Buffon non si è più fermata, arrivando a toccare la cima più alta del mondo (calcistico). Imprese su imprese, pagine di storia a tine bianconere, quella della Juve, e gialloblù, quelle del Parma. Due squadre, un’unica storia indelebile.
“Il ricordo del debutto è incancellabile – ha spiegato il portiere della Nazionale ai microfoni di Mediaset Premium Sport – la trepidazione nel sentire la fiducia in una partita così importante come contro il Milan. L’emozione e la gioia non mi abbandonerà mai. Ricordo che Nevio Scala bussò alla mia porta e per percepire il mio stato d’animo chiese se me la sentivo. Risposi: Certo, se no cosa sono qui a fare?. “A Collecchio ero il più piccolo, a 17 anni ero considerato il figlioccio di tutti seppur pazzo. All’epoca i ragazzi mi vedevano come uno squilibrato, un pazzo. Avevo bisogno del tutor, tra Crippa, Nista, Melli, Minotti e Sensini molti mi fecero sentire il loro appoggio importante”.

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