La risposta è arrivata immediatamente. E che risposta: 3-1 in casa dell’Ascoli. Il Parma cancella l’ultima sconfitta e si rilancia, soprattutto a livello mentale, perché oltre alla vittoria firmata dai gol di Tutino, Inglese e Man, oggi la squadra di Pecchia ha sfoggiato carattere, convinzione nei propri mezzi, personalità, cinismo e saggia gestione del doppio vantaggio accumulato nel primo tempo.
L’Ascoli è sembrata poca cosa, ma i meriti sono del Parma, il quale non ha lasciato scampo all’avversario, se non un paio di tiri telefonati da fuori area, il gol di Lungoyi e una mini sofferenza nei minuti finali. Tra le altre note positive del pomeriggio c’è da annotare il quarto gol consecutivo di Inglese e la grande prova del classe 2002 Camara, oltre all’esordio nel secondo tempo del francese Hainaut. Segnali di crescita. Risposte importanti. Il Parma c’è.
LE SCELTE TATTICHE– Pecchia non rivoluziona l’assetto tattico del Parma malgrado le tante assenti, tra cui Bernabé, Cobbaut e Mihaila. Il modulo iniziale è sempre il 4-2-3-1, con Camara a destra e Tutino a sinistra; l’escluso è Man. L’Ascoli di Bucchi risponde col classico 4-3-3, in avanti Gondo preferito ancora a Dionisi.
DOPPIO COLPO – La gara si incanala subito nel binario giusto, merito dei crociati che incuranti del campo bagnato producono calcio e occasioni. Al primo affondo il Parma passa in vantaggio (7’): Vazquez scodella al centro area, Salvi incespica, la palla finisce a Tutino che non ci pensa due volte e calcia forte trovando l’angolino opposto.
L’Ascoli è in tilt, senza idee e ritmo; e a Gondo non arriva un pallone decente, merito delle marcature rigide di Romagnoli e Valenti.
Al 18’ arriva il raddoppio, da manuale del contropiede: lancio lungo a filo d’erba di Camara che innesca Inglese sul filo del fuorigioco, l’attaccante aggancia il pallone, entra in area, fa fuori il portiere e deposita in rete con un rasoterra preciso. E’ 0 -2. I padroni di casa restano fuori dalla gara e le uniche occasioni degne di nota le crea l’ex Bidaoui con due tiri facilmente neutralizzati da Buffon.
IL SIGILLO DI MAN – L’inerzia della partita non cambia neanche nella ripresa, il Parma gestisce il doppio vantaggio con sapienza e con cattiveria, ma non rinuncia ad attaccare come è successo subito dopo l’ingresso di Man che prima si divora il 3-0 davanti al portiere e poi scrive il suo nome nel tabellino dei marcatori dopo una serpentina micidiale in area e un sinistro chirurgico nell’angolino. Esecuzione perfetta.
E’ il gol che toglie ogni speranze ai marchigiani i quali provano a riaprire la gara al 79’ con la rete del giovane Lungoyi che decide una mischia in area gialloblù (dopo un palo colpito da Mendes) e fissa il risultato sul 3-1. Un gol che manda in affanno i crociati nei minuti finali tant’è che Buffon è decisivo su una deviazione velenosa di Circati.
ASCOLI – PARMA 1-3
Reti: 7’ Tutino, 18’ Inglese, 66’ Man, 79’ Lungoyi
ASCOLI (4-3-3): Baumann (29’ pt Guarna); Salvi, Botteghin, Bellusci, Giordano (11’ st Adjapong); Collocolo, Buchel, Caligara; Falzerano (11’ st Lungoyi), Gondo (11’ st Dionisi), Bidaoui (29’ st Pedro Mendes).
A disposizione: Simic, Quaranta, Donati, Fontana, Eramo, Palazzino. All. Bucchi
PARMA (4-3-1-2): Buffon; Delprato, Romagnoli (1’ st Circati), Valenti, Oosterwolde; Estevez, Juric, Camara (9’ st Man); Vazquez (26’ st Sohm); Tutino (15’ st Hainaut), Inglese (26’ st Benedyczak).
A disposizione: Chichizola, Corvi, Osorio, Balogh, Bonny, Coulibaly, Zagaritis. All. Pecchia
ARBITRO: Prontera di Bologna
NOTE: osservato un minuto di silenzio prima del fischio d’inizio e squadre in campo con il lutto al braccio per ricordare le vittime dell’alluvione nelle Marche. Spettatori 6.494, di cui 125 nel settore ospiti, per un incasso di 56.794 euro. Ammoniti Vazquez, Salvi, Oosterwolde, Hainaut, Dionisi, Lungoyi per gioco falloso; Bellusci per proteste. Calci d’angolo 3-0 per l’Ascoli. Recupero tempo: pt 2’, st 6’.