Il mercato in entrata del Parma rischia seriamente di trascinarsi fino al 31 agosto.
Lo ha fatto capire a chiare lettere il direttore sportivo Mauro Pederzoli che nei giorni scorsi, dal ritiro di Pejo, ha dichiarato: “Il mercato lungo va vissuto come un’opportunità, potremo intervenire sulla squadra sino al 31 agosto e questo può essere un vantaggio per noi”.
Parole che fanno seguito a quelle di diversi altri dirigenti di serie A e B che, come consuetudine italiana vuole, aspettano le ultime ore dell’ultimo giorno di mercato per sistemare la propria squadra.
Esigenze economiche e opportunità varie, ma anche scarsa visione del futuro (imminente) e malcostume.
La rosa del Parma è incompleta soprattutto in alcuni ruoli cruciali del 4-2-3-1 di Pecchia: manca un terzino sinistro, due ali offensive e
un attaccante centrale, sebbene in rosa ve ne siano già 3-4 di punte centrali.
Perderzoli è al lavoro per le priorità del mercato (come richiesto da Pecchia) ma il rischio, come detto, è di dover aspettare il 31 agosto per vedere la rosa al completo, con tutti i rischi del caso. A ridosso di quella data, infatti, è più probabile strappare un giocatore a cifre inferiori rispetto a quelle richieste il mese prima. Il solito discorso.