Alla vigilia della 30esima giornata di campionato, l’allenatore crociato Fabio Pecchia ha presentato in conferenza stampa la sfida Como-Parma, in programma alle ore 14.00 di domani al “Sinigaglia” di Como.
Mister Pecchia perde Valenti per infortunio ma ritrova Vazquez, che potrebbe ricoprire ancora il ruolo di falso nueve, come dichiarato dall’allenatore stesso. C’è voglia di tornare alla vittoria dopo il pareggio con il Südtirol, anche se non sarà facile contro il Como, che ha il suo punto di forza nell’attacco che sta trascinando la squadra, a differenza di quello crociato che fatica ancora ad emergere. Ecco le parole di mister Pecchia raccolte dalla redazione di SportParma, presente alla conferenza con il nostro inviato Riccardo Pasini.
I VALORI DEL COMO «I numeri sono evidenti: è una squadra che ha trovato continuità, cambiando molto rispetto al girone di andata, a partire dal modulo. Ha tanti giocatori di valore, basti vedere il reparto offensivo, con caratteristiche varie. Domani vedremo come si svilupperà la gara, dovremo interpretarla e farla come sappiamo fare».
VAZQUEZ FALSO NUEVE «Franco può giocare davanti come punta o come centrocampista, può cambiare anche in corsa. Questo non deve cambiare la nostra voglia di imporre la partita, imporre il nostro gioco e trovare il gol, a prescindere da chi giocherà».
ATTACCO POCO INCISIVO «I numeri dicono qualcosa, non si può parlare di sfortuna. Pe quello che sviluppiamo e creiamo sarebbe straordinario poter trovare più spesso il gol e avremmo una classifica diversa. In certi casi, serve una giocata individuale, un guizzo oppure anche una palla inattiva, ma riguarda tutti e non solo gli attaccanti».
IL FORFAIT DI VALENTI «Tutto il gruppo è a disposizione tranne Valenti, che ha avuto un problema di appendicite e, quindi, non partirà con noi. Rispetto a domenica, però, tutti gli altri sono a disposizione. Mihaila è in fase di recupero; mancherà Sits».
ASPETTO TATTICO «A volte dipende da noi, ma anche dall’avversario e dal tipo di gara che vuole impostare. Ci siamo trovati più volte a dominare la gara con pochi spazi, con le squadre chiuse e pronte a ripartire. Altre volte quando la partita si è sbloccata si è vista una gara diversa. Noi dobbiamo insistere con maggiore ritmo e intensità con maggiore qualità negli ultimi trenta metri».
CLASSIFICA «Come ho già detto, penso solo a vincere le partite, preparandole al meglio, indipendentemente da quante gara mancano. Non si possono fare calcoli, la squadra deve giocare sempre al massimo».
IL RUOLO DI BERNABÉ «Mi piace parlarne anche con il ragazzo, ma dipende dal tipo di partita che si sviluppa: a Frosinone siamo partiti con lui a sinistra per metterlo nella condizione di usare il suo piede forte, mentre giocando a destra ha più possibilità di rifinire perché gli si apre il campo».
IL RITORNO A COMO «Sembra passato un sacco di tempo, anche se sono pochi mesi (rispetto alla gara che diede la promozione alla Cremonese lo scorso anno, ndr). Quello a cui penso è la gara di domani e cosa dobbiamo fare. Sarà comunque una bella emozione».
I FALLI (SUBITI) DA PUNIRE «Anche questo è un fattore per una squadra di ritmo che vuole imporre il proprio gioco. Oltre alle botte, che non fanno sicuramente bene, già lo abbiamo più volte evidenziato. Però, aldilà di questo, ci spezza la manovra e incide sul nostro gioco, è una possibile strategia avversaria ma andrebbe punito più spesso»
L’ATTACCO PROLIFICO DEL COMO «I numeri e i valori del Como sono indiscutibili, anche per le caratteristiche dei giocatori offensivi, che si abbinano. Cerri è un giocatore importante in area, fuori area Mancosu e Cutrone attaccano benissimo la profondità: sarà importante avere una gestione della palla migliore, dovremo stare attenti sulle marcature preventive e poi andare a segnare».