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Pecchia: «Il Pisa non cambierà la sua filosofia. Diffidati? Non ci penso»

Parma Calcio

Pecchia: «Il Pisa non cambierà la sua filosofia. Diffidati? Non ci penso»

Al Mutti Training Center si è tenuta la consueta conferenza stampa di mister Pecchia: alla vigilia del 25° turno di Serie B l’allenatore crociato ha presentato i temi principali di Parma-Pisa.

Nessuno spoiler sulla formazione che partirà dall’inizio nella partita di domani. Anzi, ripetuti gli appelli a tenere «tutti dentro», il mantra che orami contraddistingue Pecchia, che pare non avere intenzione di risparmiare i quattro diffidati (Circati, Delprato, Di Chiara ed Estévez), benché alla prossima ci sia lo scontro diretto col Como. Servirà anche il contributo del pubblico del “Tardini”, dove i ducali non perdono da 353 giorni oggi: l’ultimo ko fu proprio contro il Pisa il 28 febbraio di un anno fa.

Di seguito, le parole rilasciate dal tecnico dei Crociati durante la conferenza, a cui era presente per la redazione di SportParma il giornalista Lorenzo Fava.

COME ALL’ANDATA «Al di là della continuità vedo una squadra costruita con una certa idea, cambiata molto rispetto allo scorso anno. Ma è una squadra di palleggio, di possesso. e con grande velocità. Noi dobbiamo pensare al tipo di gara dell’andata e portarla avanti per più tempo e non solo per una frazione».

COMO? NESSUN PENSIERO «Quando dico che la partita più importante è quella di domani, il focus dev’essere quello. Bisognerà correre tantissimo e avere un certo equilibrio».

DOPO CITTADELLA «I ragazzi stanno bene, però la partita di Cittadella è troppo diversa e particolare rispetto a domani».

I DIFFIDATI… CON IL COMO ALLE PORTE «Non devo gestire queste cose, devo pensare alla partita di domani dal punto di tecnico e tattico. Voglio vedere tutti, ma proprio tutti con la stessa voglia di giocare».

PISA CON LA DIFESA A 3? «Sicuramente ci possiamo aspettare qualche cambio del Pisa, però voglio una squadra concentrata attenta ma la filosofia del Pisa non cambia. L’atteggiamento per noi deve essere lo stesso. Dobbiamo essere pronti e reattivi. Voglio una squadra matura. Le partite vengono giocate in due, quindi bisogna tener conto dell’avversario: ci sono degli accorgimenti che vanno fatti. Ma noi abbiamo lavorato su quello che loro potranno fare, poi sul campo bisognerà essere molto vigili a capire ogni cambiamento».

PECCHIA COME PRANDELLI «Non ho mai lavorato con Prandelli, però credo che anche agli altri allenatori che sono passati di qua non mancasse nulla sotto l’aspetto della gestione».

IN CASA COME FUORI «Mi aspetto lo stesso tipo di Pisa visto in casa e fuori, verrà qui a giocarsi la partita: noi con grande umiltà dovremo fare le due fasi. Quando avremo palla, dovremo fare quel che sappiamo. Non mi aspetto una squadra timida».

LOTTA IN MEDIANA «I centrocampisti del Pisa sono sempre Marin e Veloso, in quella zona il il Pisa è molto chiaro, ma non solo loro decidono: tutti decidono. Credo che, quando ci sono squadre che hanno voglia di giocare, i numeri contano fino a un certo punto. Di là c’è una squadra che vuole giocare a calcio e da quest’altra parte pure. Sono due squadre che vogliono essere protagoniste della gara. Insisto a dire: voglio che tutti respirino al Tardini una voglia di divertirsi e una voglia di vincere».

IL FORTINO DEL TARDINI «Mi piacerebbe rivedere l’atmosfera che c’era col Venezia. Una vittoria ottenuta all’ultimo, ma sin dalle prime battute un clima di armonia e compattezza. Mi auguro di rivedere lo stesso clima».

 

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