Parma Calcio
Parma, flop scontri diretti: 12 punti con le “piccole”

Se mai dovesse essere salvezza, di certo non si potrà dire che il Parma avrà spiccato sulle dirette concorrenti.
Ora che non restano più scontri di bassa classifica ai crociati si può tirare un bilancio definitivo sul cammino tortuoso e insufficiente al cospetto delle rivali che a inizio stagioni venivano accreditare per evitare gli ultimi tre posti. La sconfitta di Empoli, nella 36ª giornata, non ha fatto altro che peggiorare il rendimento dei ducali, che nemmeno sotto la gestione Chivu sono riusciti a invertire il preoccupante trend iniziato con Pecchia: battere una “piccola”, di fatto, è stata un’impresa.
Se si tolgono dall’elenco le sfide con Udinese (0 punti) e Torino (2) – due avversarie mai veramente a rischio –, sono state appena 2 le vittorie per Delprato e compagni nei match-salvezza. Entrambe all’andata: a novembre in quel di Venezia, per altro nell’unico exploit esterno della stagione, e in casa contro il Monza nell’ultima del 2024. Poi, solo 3 pareggi (Venezia, Monza e Verona in gara2), che si sono sommati a quelli di inizio campionato contro Lecce, Como ed Empoli. Il tesoretto di punti conquistato è di soli 12 punti (2V, 6N, 8S) sui 48 a disposizione. Poco, anzi pochissimo.
E va da sé che, in caso di arrivo a pari punti con 3 o più squadre a fine campionato, la classifica avulsa penalizzerebbe il Parma praticamente contro qualsiasi altra contendente a eccezione del Venezia contro cui sono stati conquistati 4 punti. Un terzo del magro bottino salvezza: dato che imporrà delle riflessioni inevitabili. Contrariamente alle sfide con le grandi (clicca qui), questo Parma non si è dimostrato all’altezza di quelle dotate di una statura inferiore.
