Al “Tardini”, contro un Verona ormai dato per spacciato, il Parma inciampa nella 4ª sconfitta casalinga. Ancora una volta in uno scontro diretto giocato tra le mura amiche.
Non basta la doppietta di Sohm per evitare la resurrezione degli scaligeri: 2-3 per l’Hellas. Non c’è quasi niente da salvare nel ko con cui i crociati “salvano” la panchina di Zanetti. Hellas Verona meticoloso e preciso nell’attuare il piano studiato contro un Parma davvero modesto, oramai incapace di variare un copione ben compreso dalle avversarie. L’ormai consolidata inabilità nel difendere sulle transizioni avversarie, cui i crociati si sono consegnati per tutta la ripresa, nel tentativo coraggioso ma imprudente di fare propri i 3 punti. Senza i guizzi di Bonny, cui ormai le avversarie dedicano attenzioni speciali, e l’inconcludenza degli altri avanti, la spregiudicatezza esita nella sterilità, con una spolverata inesperienza e, purtroppo, ingenuità; la rosa, già corta, con gli infortuni è diventata cortissima. Nonostante un enorme Sohm, arriva la sconfitta contro un Verona reduce da 7 sconfitte nelle ultime 8, con gli scaligeri a 15 punti proprio come il Parma, ripiombato nel gelo della bassa classifica.
Solita, opinabile (ma purtroppo consueta), pantomima a fine gara: i tifosi contestano – ora pesantemente – i giocatori, andati a prendersi i fischi dopo una brutta prestazione.
LE SCELTE Recupero lampo per Balogh, titolare al centro della difesa insieme alla piacevole conferma di Leoni, coi due che spostano capitan Delprato sulla destra. Da segnalare che l’unico difensore di ruolo in panchina sarà il 2007 Nicolas Trabucchi, alla prima convocazione in prima squadra. Due cambi su tre a centrocampo: Estévez per Keita spinge Hernani, al ritorno da titolare dopo più di un mese. Sorpresa Sarr nel Verona, sarà lui a guidare l’attacco scaligero.
BOTTA E RISPOSTA Più freddo dei 5° di temperatura c’è solo l’inizio del Parma: gelido. Già al 4′, un intirizzito Balogh spalanca un’autostrada per Sarr, provvidenziale l’intervento in corner di Valeri. Da questo, il 4 crociato si ripete, facendosi sovrastare da Coppola per il gol del vantaggio ospite. Dopo nemmeno 300″, è già certa l’11ª partita consecutiva con almeno un gol subito al Tardini. Ciliegina sulla torta, l’infortunio di Estévez, costretto a uscire subito dopo.
Un altro brivido in area parmense prelude alla prima occasione di casa: all’11’ Man, dopo Bonny, spara addosso a Montipò, rimasto l’unico ostacolo verso il pari. Nuovamente da una battuta d’angolo, tocca poi a Ghilardi frapporsi sulla linea al tiro di Bonny, senza però nulla potere sulla ribattuta perentoria di Sohm: 1-1 meritato al 19′.
Dopo 15′ di torpore, ci prova Sarr con una saetta da fuori ma il pallone si alza innocuo sopra la traversa. La contesa si è spostata su un piano più tattico, dove nessuna delle due squadre sembra riuscire a prevalere; tuttavia, il cambio forzato di Estévez sembra aver privato il Parma del fosforo necessario, con Hernani e Sohm ad alternarsi nel ruolo di regista. Il brasiliano conferma la sua scarsa dimestichezza da frangiflutti prima facendosi prima ammonire e poi saltare, al 43′, nell’ultima occasione ospite del primo tempo, chiusosi sulla spizzata, fuori, di Bonny, sulla pregevole iniziativa di Haj.
IL PARMA SI CONSEGNA Subito cambi nel Parma, Almqvist dà subito senso al suo ingresso sfiorando il gol del vantaggio dopo nemmeno 60″. L’arrembaggio ducale prosegue con Man, che non riesce a centrare lo specchio; Parma rientrato dagli spogliatoi notevolmente agguerrito. Ancora una volta, la coperta è corta: l’atteggiamento spregiudicato costringe il Parma a difendere in affanno un’altra transizione e, come da copione, Sarr si avventa perentorio tra Del Prato e Leoni, per siglare l’1-2.
Di nuovo Almqvist prova a dare la sveglia, ma Montipò prima e l’imprecisione poi gli negano la gioia del pareggio. Il Parma subisce il colpo e, tra qualche errore tecnico, rischia di sbandare, sui tentativi di Tchatchoua e Livramento, al 22′.
C’è anche della sfortuna quando, al 25′, Man sfiora il palo col destro dopo una bella combinazione con Bonny.
Alla mezz’ora, la scelta di Zanetti di mettere un attaccante in più paga: giocata da prestipedatore di Suslov ad aprire l’azione per il terzo gol scaligero, con Mosquera. Difesa di casa ancora una volta bucata impietosamente.
Una curva fin troppo benevola discute l’atteggiamento dei suoi beniamini, all’invocazione di “gente che lotta” risponde, tra i “veterani”, il solo Sohm, che dimezza lo svantaggio. Ma è troppo poco.
PARMA–HELLAS VERONA 2-3
Reti: pt 5′ Coppola (H), 19′ Sohm (P); st 12′ Sarr (H), 30′ Mosquera (H), 45′ Sohm (P)
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Hainaut, Leoni (21′ st Hainaut), Delprato, Valeri; Estévez (8′ pt Haj Mohamed; 31′ st Benedyczak), Sohm; Man, Hernani (1′ st Keita), Cancellieri (1′ st Almqvist); Bonny.
A disposizione: Chichizola, Corvi, Camara, Coulibaly, Mihaila, Trabucchi. Allenatore: Pecchia.
HELLAS VERONA (3-5-1-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Duda, Belahyane, Harroui (21′ st Mosquera), Lazovic (21′ st Daniliuc); Suslov (40′ st Silva); Sarr (21’ st Livramento).
A disposizione: Perilli, Magro, Daniliuc, Faraoni, Tengstedt, Bradaric, Kastanos, Magnani, Cissè, Corradi. Allenatore: Zanetti.
Arbitro: sig. Simone Sozza di Seregno
Assistenti: sig. Mondin di Treviso e sig. Bitonti di Bologna
VAR e AVAR: sig. Gariglio di Pinerolo e sig. Mazzoleni di Bergamo
Note: stadio Ennio Tardini, spettatori 17.003 (di cui 13.151 abbonati e 1.314 ospiti) per un incasso totale di 185.036, 09 euro. Ammoniti: al 39′ pt Hernani per gioco falloso, al 40′ pt Coppola (H) per gioco falloso, al 41′ pt dalla panchina Faraoni (H) per proteste, al 18′ st Duda (H) per gioco falloso. Corner: 5-2 (2-1). Recupero: pt 1′; st 5′.