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Franco Vazquez esultanza in Spal Parma

Parma Calcio

PAGELLE: Camara audace, Vazquez essenziale. Male Benek e Bernabé

©Foto: Lorenzo Cattani

PAGELLE: Camara audace, Vazquez essenziale. Male Benek e Bernabé

Le pagelle di Spal-Parma (0-1) premiano soprattutto i giocatori subentrati dalla panchina, decisivi in una vittoria di misura.

Non è un Parma brillante, specie nel primo tempo. Ma Camara (il più convincente), Zanimacchia e Mihaila ridanno fosforo alla squadra. Non sufficienti le prove di Bernabé, Man e Benedyczak.

CHICHIZOLA 6,5 Rischia il patatrac con un’uscita spericolata con il pallone che gli sfugge di mano, ma si fa perdonare con un riflesso felino sulla successiva deviazione di tacco di Moncini da zero metri. Attento anche sulla punizione insidiosa di Maistro. Nella ripresa non c’è più lavoro.

DELPRATO 6 Fa buona guardia negli uno contro uno con Maistro, il giocatore più tecnico e pericoloso degli estensi. Su quella fascia non si passa, se non con cross dalla distanza. Diligente.

OSORIO 6,5 Marca a dovere Moncini, vincendo praticamente ogni duello, aereo e non solo. In poche parole: un muro che non crolla mai.

COBBAUT 6 Il compagno di reparto gli leva tanto lavoro e lui deve guardargli le spalle. Lo fa senza sbavature. Bodyguard.

ANSALDI ng Esce per infortunio troppo presto.
(17′ st) Coulibaly 6 Si trova ad entrare a freddo e a fronteggiare le sgroppate di Dickmann, che si dimentica di marcare al 40′  su un cross proveniente dalla fascia opposta.

ESTEVEZ 6,5 Gioca la sua solita partita intelligente: sempre in posizioone e di supporto alla difesa. Cerca il gol con un piattone destro in corsa, Prati glielo impedisce.

BERNABÉ 5 Imbottigliato nel traffico. Il centrocampo estense è una zona a traffico limitato che ne limita il raggio d’azione. Resta sempre in periferia, senza mettere piede in città. Fuori di metafora, mai nel vivo del gioco e della partita. Turista.
(1′ st) Camara 7 Ingresso, come spesso accade, decisivo nel dare una svolta alla partita. Si conquista il calcio di rigore che decide il match con i suoi tempi d’inserimento e soprattutto con il coraggio (di prendersi un calcio dove fa più male). Audace.

MAN 5,5 Il suo lato è quello debole dei ferraresi e lì il Parma ha più margine d’azione. Ma, a parte un paio di percussioni, lui non ne approfitta e finisce per non incidere. 
(13′ st) Zanimacchia 6,5 Con un gioco di gambe, prima, nasconde il pallone e, poi, lo scaraventa sul palo, da cui arriverà il penalty conquistato da Camara. Si sacrifica nel finale con diversi ripiegamenti difensivi, uno dei quali gli costa il giallo. Generoso.

SOHM 6 Apprezzabile l’impegno e l’abnegazione che mette in mostra nei primi 45′, anche con alcuni movimenti tra le linee che provano a scardinare la difesa ferrarese. Sfiora la gloria personale quando a metà ripresa ha una sorta di rigore in movimento, sul quale s’immola miracolosamente Meccariello.

BENEDYCZAK 5 Stavolta non è giornata. Avulso dalla manovra offensiva e troppo isolato su quella fascia dove si fa sentire la spinta di Dickmann. Impercettibile.
(13′ st) Mihaila 6,5 Il suo ingresso rivitalizza l’attacco crociato, spento per la prima ora. Va vicino alla rete con una conclusione a rientrare, deviata, che costringe Pomini a un mezzo miracolo. Prova a prendersi il rigore, ma Vazquez gli fa capire che non è il suo turno.

VAZQUEZ 6,5 Un primo squillo da fuori, che scalda i guanti a Pomini, dopo una decina di minuti. Poi, più nulla, almeno fino al gol su calcio di rigore, perfettamente realizzato. Essenziale.
(35′ st) Bonny ng

All. PECCHIA 6,5 La scelta di confermare per nove undicesimi la squadra che aveva domato la “Leonessa” non premia a pieno: la formazione del primo tempo sembra appagata e soffre i tentativi (effimeri) della Spal di provare a salvarsi. Poi, però, dà una svolta con le mosse dalla panchina, che cambiano il volto alla squadra.  Come sosteneva in conferenza, i cambi non li sbaglia, perché la fiducia nei suoi giocatori è massima. Asso nella manica.

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