I lavori di abbattimento e ricostruzione del nuovo stadio Tardini continuano a lievitare, come ha ammesso ieri ufficialmente il managing director corporate del Parma Calcio Luca Martines, ospite insieme allo chief financial officer Valerio Casagrande, della trasmissione Goal Economy di Radio Lega Serie A. 

“Al momento il costo dell’operazione è pari a 168 milioni di euro – spiega Martines -, anche se sicuramente aumenterà per via dell’incremento dei prezzi delle materie prime (ha pesato anche la guerra nell’est europeo) e del processo inflattivo”. Costi schizzati alle stelle, dunque, soprattutto se paragonate alle stime iniziali che si aggiravano intorno agli 80-90 milioni di euro.

L’investimento è in gran parte a carico della società che fa capo al presidente Kyle Krause: “Il 100% dell’investimento – continua Martines -è a carico della proprietà che provvede in gran parte direttamente, e solo in piccola parte col ricorso a prestito bancario”.

Il club crociato è in attesa dell’ok definitivo della Conferenza dei Servizi che secondo quanto affermato dal sindaco di Parma, Michele Guerra, arriverà a inizio 2025.
“Dopo quindici mesi si sta attendendo la luce verde dalla Conferenza dei Servizi – conferma Martines -. In una prima fase ci sono state avanzate circa 300 richieste, che han comportato la produzione di una consistente integrazione di documenti già a febbraio dello scorso anno, altre, poi ci sono state chieste per la variante urbanistica”.