Stefano Pioli, ex crociato sia da giocatore che da allenatore, alla vigilia dell’undicesima giornata di serie A, ha parlato in conferenza stampa da Milanello.
Queste tutte le sue parole:
IL RICORDO DI PAOLO ROSSI: “È stato un mio grande compagno di squadra. È stato un campione di normalità, essere normali è una grande qualità. La nostra generazione è cresciuta con il Mondiale dell’82. Una persona disponibile, serena, sorridente e semplice. Ci mancherà tanto ma resterà sempre dentro noi”.
IL PARMA: “Loro sono una buona squadra, hanno qualità in attacco. Ci potranno mettere in difficoltà, ci vorranno lucidità e attenzione. Dovremo essere bravi soprattutto con la palla tra i piedi, senza forzare le giocate ma aspettando il momento giusto”.
LA VETTA: “Dobbiamo pensare una tappa alla volta, pensiamo al Parma e poi al prossimo avversario. Stiamo scalando una vetta ancora ripida e difficile, rimaniamo a testa bassa. Siamo forti e lo stiamo dimostrando in Italia e in Europa. Non dobbiamo cambiare atteggiamento, cerchiamo di vincere una partita alla volta per arrivare al meglio alla sosta e passare un buon Natale”.
I SINGOLI: “Hauge sta dimostrando grandi qualità, sta dando una grossa mano alla squadra; può ancora crescere e imparare bene i nostri metodi e la nostra lingua. I recuperi di Ibrahimović e Kjær stanno procedendo molto bene, puntano a tornare mercoledì a Genova ma io e lo staff medico non vogliamo rischiare; vogliamo riaverli il prima possibile ma senza commettere errori.
Rebić ha più caratteristiche da prima punta di Leão, sa attaccare bene la profondità, non sta segnando ma è sempre utile alla squadra. Leão è molto intelligente ma a volte non trasmette l’energia che ha, è giovane e gli chiedo di giocare e divertirsi come se giocasse in cortile. Tonali ha avuto un’estate difficile, all’inizio non era al top della condizione, ma ha sempre lavorato al massimo, con serietà e voglia; ha un grande motore, fisico e tecnico.
Bennacer sta bene, ha risolto il piccolo problema che ha avuto ed è disposizione. Kalulu l’avevo già provato in allenamento come difensore centrale, lui aveva già ricoperto questo ruolo in passato e mi ha dato l’ok, a Praga mi è piaciuta ed è una preziosa soluzione in più. Sono molto soddisfatto anche delle prestazioni di Gabbia, si sta dimostrando all’altezza, è bravo e preciso anche in fase di costruzione”.
IL MILAN E’ UNA FAMIGLIA: “Questo club ha sempre avuto due principi cardine: giocare bene a calcio e far diventare i giocatori degli uomini. Abbiamo ragazzi giovani però già maturi. Dal primo giorno a Milanello mi sono sentito in una famiglia e ho pensato che si potesse fare un grande lavoro, il Club ci permette di lavorare sempre al meglio. Si respira un’atmosfera unica, ci sono stimoli continui”.