L’esultanza dopo il gol di Mihaila nell’amichevole contro il Lecce è una cartolina da stampare e conservare, sebbene si tratti di calcio estivo e, quindi, inutile ai fini della classifica.
Eppure i sorrisi, gli abbracci e lo “spogliarello” al triplice fischio finale suonano come una nuova vita calcistica per i due rumeni. Due giocatori spesso criticati per colpa di prestazioni e atteggiamenti al di sotto delle attese (a volte irritanti), pur facendo sempre intravedere qualche lampo di genio.
Mihaila ha segnato il gol decisivo contro il Lecce e Man si è rivisto in campo per pochi minuti dopo un infortunio lungo oltre 3 mesi. Segnali importanti. Atteggiamenti importanti. Che sia l’anno giusto lo sperano in tanti, in primis il presidente Krause che ha speso cifre folli per entrambi.
Pecchia li considera essenziali nel suo 4-2-3-1: due esterni affiancati da Vazquez il quale ha il potere magico, oltre che le qualità tecniche, per mandarli in porta con una certa disinvoltura e facilità, come è successo proprio contro i salentini e contro la Feralpisalò (leggi qui). Il gioco di Pecchia passa anche dai due rumeni, oltre che da Bernabè, finalmente schierato sulla trequarti, decentrato a destra. Proprio Bernabé, Man e Mihaila sono i tre esterni su cui costruire l’impresa della serie A, aspettando un rinforzo dal calciomercato che a questo punto, dopo le ultime prestazioni estive, è meno urgente di qualche settimana fa.