Nessun esonero, Fabio Liverani resta sulla panchina del Parma, almeno per le prossime ore, o al massimo per altre due partite, quella di mercoledì in casa dell’Atalanta e domenica prossima al Tardini contro la Lazio. Due sfide ai limiti dell’impossibile e con un coefficiente di difficoltà elevato.

Il pesante 3-0 di oggi contro il Torino, la terza sconfitta di fila, è stato un boccone amarissimo da mandare giù, tant’è che a fine partita il presidente Kyle Krause ha tenuto una riunione con i vertici del club al quale ha partecipato anche il direttore sportivo Marcello Carli. Il presidente americano ha esternato tutta la sua delusione e domani mattina ha convocato una nuova riunione per capire quale strada intraprendere: esonero immediato o fiducia a tempo per altre due partite. Intanto sul web cominciano a circolare i nomi dei possibili sostituti: il clamoroso ritorno di D’Aversa, Semplici, Zenga o Nicola.

Intanto la squadra dice di essere dalla parte dell’allenatore (leggi qui), ma è chiaro che servono segnali importanti nell’immediato, sotto tutti i punti di vista, non solo tecnico-tattici, ma anche e soprattutto a livello caratteriale, perché questa squadra continua a dare la sensazione di essere “slegata”, oltre a non poter fare molto affidamento suo nuovi acquisti, perché, tranne Osorio, tutti gli altri non sembrano adatti e maturi per alzare il livello qualitativo della rosa a disposizione dell’allenatore.

E poi c’è il mercato di riparazione che, alla luce degli ultimi risultati, è di estrema importanza per fornire a Liverani i giocatori più consoni alle proprie idee tattiche. A meno che non si voglia aspettare la fine di questa settimana per piazzare i primi colpi, cioè dopo la partita contro la Lazio, in attesa di capire se sarà necessario cambiare anche l’allenatore e, di conseguenza, virare su altre idee tattiche e su altri obiettivi.

(Foto Parma Calcio 1913)