Si è svolta ieri sera la commissione comunale sul progetto di ristrutturazione dello stadio Tardini.
Il confronto ha coinvolto i consiglieri comunali, il vice sindaco Marco Bosi e i rappresentanti del Parma Calcio 1913. Una serie di domande e risposte dalle quali sono emerse diverse novità rispetto al progetto iniziale (leggi qui) pensato dallo studio di architettura Zoppini. Tra queste la possibilità concreta che lo stadio, la cui capienza sarà di 24mila posti, resti chiuso causa lavori per un periodo che va dai 18 ai 24 mesi.
“Molto probabilmente avremo un cantiere monofase di 18-24 mesi – ha spiegato Stefano Perrone, Chief Operating Officer della società crociata -. L’ipotesi è quindi quella di chiudere il Tardini per un anno e mezzo a cavallo fra i campionati. Vogliamo ridurre i disagi per la città e allo stesso tenere lo stadio chiuso il minor tempo possibile per non accrescere la disaffezione dei tifosi e ridurre anche i costi da affrontare per disputare le partite in un altro stadio fuori città” riporta Parma.Repubblica.it.
Il prossimo anno, dunque, il Parma dovrebbe essere costretto a giocare in campo neutro le partite casalinghe. Tra le ipotesi al vaglio della società ci sarebbe anche lo stadio Garilli di Piacenza.