Nessuna riduzione o sconto, ma una sospensione totale degli stipendi del mese di marzo. E’ questa la richiesta della Lega di serie A dopo la riunione di oggi (in video conferenza) con i principali club. La richiesta è praticamente unanime, un passaggio fondamentale per continuare a sopravvivere e non farsi travolgere dai debiti che inevitabilmente genera questo periodo di inattività; debiti che si aggiungono ad altri debiti, perchè, al netto delle plusvalenze fittizie, la maggior parte delle squadre di A ha il bilancio in rosso.
Sull’argomento si è espresso il presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi: “L’AIC non può imporre ai calciatori di accettare eventuali tagli degli stipendi”. Proprio per questo motivo la Lega sta cercando una strada legale per trovare una soluzione in tempi rapidi, sebbene la parola rapidità non faccia parte del vocabolario italiano. Tra oggi e domani è previsto un nuovo incontro (telefonico) tra il presidente della Figc Gravina, il presidente delle Lega Dal Pino e lo tesso Tommasi. Intanto i giocatori, cioè i diretti interessati, restano in rigoroso silenzio, mentre in altre nazioni (vedi la Germania) alcuni colleghi hanno deciso volontariamente di tagliarsi gli emolumenti del 50%.