L’ultimo giorno del calciomercato ci ha sempre regalato storie di ogni tipo.
Il bello è che le dinamiche sono quasi sempre le stesse. Lo Sheraton Hotel di Milano brulicante di presidenti, dirigenti, procuratori e giornalisti. Un via vai incredibile, corse contro il tempo, giocatori da comprare e altri da piazzare. Tutti a caccia di affari o pseudo tali, fino all’ultimo secondo possibile, con tutti i rischi del caso (e sono tanti). Come se il mercato iniziasse e finisse il 31 agosto.
Al festival dell’affare “saltato”, unico nel suo genere, ha partecipato anche il Parma. Al termine di una giornata estenuante per il trio Ribalta, Pederzoli e Lucarelli, condita da decine di trattative, sono saltati due affari che sembravano chiusi e impacchettati molte ore prime delle ore 24 di ieri.
Il primo è Yann Karamoh (nella foto in alto), il secondo Sidnei Tavares. Il francese si era accordato con lo Sheffield United (Championship) ma in serata la burocrazia inglese ha fatto saltare tutto, negando il permesso di lavoro, costringendo così il giocatore a restare fuori dal progetto Parma, a meno che non decida di svincolarsi.
Così come è saltato l’ingaggio del centrocampista portoghese Tavares (19 anni), svincolato dopo l’ultima esperienza al Leicester. Strette di mano e affare fatto in tarda mattinata, ma tra la firma del contratto e l’ufficialità si è inserito il Porto che ha potuto fare leva sui sentimenti del giocatore e lo ha convinto in pochi minuti.
Due storie che si aggiungono ai 6 esuberi che la dirigenza non è riuscita a piazzare (esclusa la cessione dell’ultimo minuto di Brugman al Real Oviedo). Effetti collaterali di un mercato che è stato comunque sontuoso, con colpi eclatanti per la serie B (Buffon e Vazquez su tutti), oltre a tanti giovani di belle speranze da valorizzare.