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KA-KU-GE: le potenzialità di un tridente nato per caso

KA-KU-GE: le potenzialità di un tridente nato per caso

Circostanze, effetti indesiderati, sfortuna o semplicemente infortuni. Chiamtele come volete, ma è fuori dubbio che il nuovo tridente varato da mister D’Aversa, composto da Karamoh (4 presenze, 1 gol), Kulusevski (10 presenze, 2 gol) e Gervinho (10 presenze, 2 gol) è nato quasi per caso. Figlio degli infortuni pesanti di Cornelius e Inglese. Il tecnico ha saputo rischiare, soprattutto con Karamoh (nella trasferta rilancio di San Siro), mandando in campo tre giocatori che sbilanciano la squadra in avanti e tolgono qualcosina alla fase difensiva, ma offrono una piacevole imprevedibilità dentro e fuori l’area di rigore. Un mix esplosivo di velocità, dribbling, ripartenze e scatti, con un potenziale che può solo migliorare, ma che intanto diverte e piace a molti tifosi. Una “casualità” che contro Inter e Verona ha prodotto la gran parte delle occasioni create.
KA-KU-GE: il tormentone è appena iniziato. In campo si scambiano i ruoli, si cercano, dialogano con e senza palla; si capiscono. Tutti e tre dotati di tecnica e dribbling. Tre schegge. Tre giocatori che sembrano poter convivere alla grande: Gervinho è devastante negli spazi aperti, Kuluseski è un genietto tuttofare, mentre Karamoh è letale negli spazi stretti. Tre frecce che devono migliorare l’intesa, ovvio, che molto probabilmente rivedremo anche domenica a Firenze (e non solo), perché la situazione infortunati è assai complicata. E chissà che …

 

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