Nelle ultime due estati il nome di Pippo Inzaghi è stato più volte accostato alla panchina del Parma. Un corteggiamento che però non è andato a buon fine per una serie di motivi e valutazioni.
Tra proposte, autocandidature e contatti, alla fine il tecnico si è accasato sulla panchina dell’ambiziosa Reggina che, guarda caso, si trova in testa alla classifica di serie B dopo 8 giornate (insieme al Bari) con un bottino di 18 punti e soli 3 gol incassati (miglior difesa del torneo). Un ruolino di marcia che ha riacceso l’entusiasmo della piazza calabrese, assetata di grande calcio e vogliosa di tornare al più presto in serie A dopo il cambio di proprietà in estate.
Ma torniamo ai corteggiamenti tra Parma e Inzaghi: lo scorso anno il suo nome faceva parte della lista speciale dell’ex Dt Javier Ribalta che però alla fine scelse Enzo Maresca per guidare i crociati; scelte che si rivelò fallimentare. Tra maggio e giugno di quest’anno ci sono stati nuovi contatti tra il Parma e Inzaghi, ma non si è andati oltre qualche chiacchierata telefonica, anche perché il ds crociato Mauro Pederzoli aveva una priorità, Fabio Pecchia. E così è stato: Pecchia al Parma e Inzaghi alla Reggina. L’obiettivo è uno solo (comune), tornare in serie A. Sabato al Tardini la sfida verità.