Se c’è un tema in casa Parma sul quale, dopo Cosenza, non ci si sta dando pace, quello di certo è la distribuzione dei provvedimenti disciplinari.
I cartellini estratti (e non) dall’arbitro Baroni di Firenze hanno inciso sull’andamento del match del “San Vito – Gigi Marulla” e in più in generale sulle statistiche stagionali dei Crociati, che diventano paradossali. La doppia ammonizione di Hainaut nel giro di 6 minuti è stata disattesa poi dalla successiva gestione del direttore di gara, che ha sì sventolato 6 cartellini gialli ai giocatori cosentini ma dimenticandosi, più di una volta, di mantenere la stessa fiscalità nel metro di giudizio su altri falli meritevoli di un provvedimento. Si potrebbero elencare i “casi” tanto da fare opera di dossieraggio. Mancano, infatti, nell’ordine: un giallo a Florenzi (ammonito all’89’) per un fallo reiterato su Coulibaly al 27′; uno a Martino per un braccio largo a palla lontana (impunito) ai danni di Bernabé al 36′; almeno uno a Zuccon, reo di un paio di placcaggi rugbystici, prima di un’entrata scomposta col piede a martello (nemmeno sanzionata) su Hernani all’81’. Il totale delle infrazioni commesse a fine gara mette a confronto due numeri eloquenti: 18 falli del Cosenza contro gli 8 del Parma, con Bernabé e Bonny (rispettivamente, 5 e 3 falli subiti) eletti a bersagli preferiti dai tacchetti dei giocatori rossoblù. Un epilogo in parità numerica non sarebbe stato così utopistico da immaginare.
Ma se il gioco ostruzionistico dei Silani (di fatto inevitabile contro la capolista) ha rispettato un piano gara prevedibile, stupisce di più il rapporto completamente privo di proporzione fra il peso dei falli e la statura del colore dei cartellini sventolati in faccia ai Crociati, che ha raggiunto un picco di espulsioni non invidiabile in questo campionato. Sì, perché il Parma dopo la 17ª giornata è la quintultima squadra di Serie B per numero di falli commessi (223) – dietro a Cremonese (220), Feralpisalò (218), Venezia (208) e Catanzaro (188) – ma risulta essere la seconda con il maggior numero di espulsioni (4): in questo campionato solo l’Ascoli (che ha commesso 259 falli) ne ha accumulate di più, ben 6. Il dato deve far riflettere Pecchia e i suoi, ma è quantomeno stravagante che una squadra che fa del possesso nella metà campo altrui e che non eccede nel gioco falloso debba fare i conti con una fedina penale da ripulire.