La trasferta nel cuore del Mugello si è trasformata in una scampagnata di puro divertimento. Cinque scoppole alla malcapitata Fortis Juventus e il Parma continua la sua marcia in testa al campionato di Serie D, seppur in coabitazione con le “solite” compagne di viaggio, il Lentigione e l’Altovicentino, l’avversario di domenica al Tardini. Cinque reti che portano la firma di Baraye (doppietta), Melandri, Lauria e Vignali. Un Parma esagerato che a fine primo tempo aveva già risolto la pratica toscana, con una facilità impressionante, che rispecchia la marcata differenza tecnica tra le due squadre in campo. Per Apolloni è la terza vittoria di fila e in attesa del probante test tra quattro giorni, contro una delle squadre più attrezzate del girone D, si può sentenziare che il Parma ha superato a pieni voti l’esame di maturità. La difesa è apparsa insuperabile e cattiva al punto giusto, anche se l’insufficienza degli avversari, su tutti Moscati che si è divorato due gol facili facili, lasciano qualche dubbio sulla prestazione generale del pacchetto arretrato e di tutto il Parma. Ma è come voler trovare un pelo nell’uovo. A centrocampo, invece, Corapi e Giorgino sembrano due direttori d’orchestra che acquisiscono centimetri e padronanza con il passare delle partite. L’attacco è dinamite allo stato puro: segnano e corrono tutti; diagonali, dribbling, triangolazioni, movimenti senza palla… Tanta roba. Così come tanta roba sono i tifosi del Parma anche oggi numerosi al seguito della squadra (circa 200) malgrado fosse un turno infrasettimanale.
Altri discorsi esaltanti e per certi versi deliranti lasciamoli stare, è ancora presto per farli, ma questo Parma comincia a fare paura. La gara di oggi, infatti, è stato un netto passo in avanti rispetto alle ultime due partite; una crescita costante che potrà rendere il giocattolo ancora più preciso, simile ad un orologio svizzero.
Apolloni si è presentato nel cuore del Mugello con il solito 4-2-3-1 ma con diverse novità e varianti. Messina a destra, Saporetti a sinistra (all’esordio), Baraye trequartista, Ricci spostato a sinistra e Vignali a destra nel tridente alle spalle di Melandri (l’altra novità della giornata). Quattro novità rispetto alla partita di domenica scorsa, un turnover chirurgico. Miglietta è entrato nella ripresa, è apparso ancora in ritardo di preparazione (è reduce da un infortunio); Longobardi in panchina per tutta la gara. Toscani con un rigido 3-5-2 che come al solito, in fase difensiva si trasforma in 5-3-2. Non c’è stata partita, Zommers ha fatto la prima parata a metà ripresa. Senza considerare un palo su colpo di testa nel primo tempo colpito da Cacioli, un paio di occasioni a testa sprecate da Baraye, Vignali e Lauria. Restiamo con i piedi per terra, ma il Parma è comunque in fase di decollo. Altovincentino permettendo.
(Nella foto l’esultanza di Lauria)