In una lunga intervista, concessa in esclusiva al Corriere dello Sport, Gervinho ha tracciato un primo bilancio della sua avventura in maglia crociata. Bilancio più che positivo guardando i numeri delle prime 12 giornate: 4 gol in 8 presenze (573 minuti).
“La serie A mi mancava troppo – ha svelato l’ivoriano al Corriere -. Ho rifiutato 4-5 proposte che avevo da altri paesi; per me la priorità era il Parma. Sono felice di essermi integrato presto, d’altronde il calcio italiano mi ha insegnato tanto, tatticamente parlando”. Gervinho ha parlato anche dell’ottimo rapporto che si è instaurato con l’allenatore D’Aversa: “Lui è meticoloso e scrupoloso – racconta l’ivoriano -. Mi ha aiutato, gestito e coccolato, perché quando sono arrivato non ero nella condizione migliore”.
Il miglior Gervinho “deve ancora materializzarsi” promette il giocatore che in estate ha firmato un triennale con il Parma: “Ho un contratto fino al 2021 che vorrei rispettare, perché qui sto benissimo”.
Infine un segreto: “Sono maturato talmente tanto che i complimenti me li faccio scivolare addosso. Non mi cullo sugli allori, penso sempre alla gara successiva. Di sicuro smetto di giocare prima di Bruno Alves: io macino chilometri, lui guida la difesa e governa i primi 30 metri”.