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D’AVERSA: «Tutto passa da Cagliari»

D’AVERSA: «Tutto passa da Cagliari»

Le parole di Roberto D’Aversa alla vigilia di Cagliari-Parma (domani ore 20,45).

Il tecnico abruzzese l’ha definita “una finale”, anche perché “non è una partita normale; è quella che permetterà ad una delle due squadre di affrontare le altre restanti gare in una certa maniera per cercare di fare risultato”. Ecco le parole di D’Aversa durante la conferenza del primo pomeriggio dal Centro Sportivo di Collecchio:

L’AVVERSARIO: “Una rosa come quella del Cagliari, che sulla carta è quella di una squadra forte, si ritrova a due punti da noi in classifica: questo sta a dimostrare quanto è complicato il campionato di Serie A. Domani non giochiamo contro una squadra ma contro una regione, un popolo: sappiamo cosa rappresenta il Cagliari per tutta la regione e conosciamo le motivazioni con le quali bisogna affrontare la gara di domani”.

GARA FONDAMENTALE: “Domani non è una partita normale, è la partita; è quella che permetterà ad una delle due squadre di affrontare le altre restanti gare in una certa maniera per cercare di fare risultato. Chi uscirà vincitore credo affronterà il seguito del cammino con una prospettiva diversa, ma non è detto che chi perde non abbia dalla propria parte la matematica per salvarsi, è normale che ci esce domani vincitore possa avere un vantaggio, ma se una delle due perde poi può vincerne comunque tre di fila”.

CONCENTRAZIONE PER 95′: “Domani ci devono essere 95 minuti di concentrazione, determinazione, stando presenti con la testa nella partita senza ragionare su altro. Di fronte abbiamo una squadra forte sulla carta, con delle problematiche perché vengono da 4 sconfitte, hanno fatto un’ottima prestazione contro l’Inter”.

LE RESPONSABILITA’: “Ognuno di noi credo debba sentirsi responsabile in questo momento; un allenatore lo fa a prescindere dal risultato finale. Da allenatore devo andare a cercare le motivazioni per le quali a Benevento si è fatto veramente poco anche se ci poteva essere l’attenuante dei nazionali rientrati da poco o della pausa. Non è che la squadra avversaria abbia fatto qualcosa in più di noi, ma contro il Milan sapevamo che giocavamo contro una squadra importante e dovevamo recuperare i punti lasciati a Benevento, dunque mi aspettavo un atteggiamento diverso nel primo tempo”.

OCCASIONI SPRECATE: “Abbiamo buttato tante occasioni, domani questo non ce lo possiamo permettere, va affrontata come una finale senza pensare al futuro, cercando di limitare degli errori e sfruttando le occasioni da gol perché nelle ultime due gare l’aspetto che ti fa più riflettere è il fatto che si è costruito di più della squadra avversaria ma in una abbiamo pareggiato e nell’altra abbiamo perso. Dal punto di vista della voglia di portare a casa il risultato e del non concedere domani dobbiamo fare una partita completa. Per fare sì che le ultime tre giornate di campionato siano decisive, il tutto passa dalla partita di domani”.

DUE PUNTE?: “Se avessi avuto due punte strutturate sempre, credo che si sarebbero viste in campo assieme più spesso, non sempre è dipeso da una volontà mia, se la condizione fisica di entrambi lo permette è una situazione che si può verificare ma bisogna avere anche l’eventuale alternativa, ovvero il poter sostituire uno dei due in caso di necessità. Sappiamo di avere due punte fuori come Inglese e Zirkzee, quindi si ragiona in base ai chi può scendere in campo”.

DUBBIO DIERCKX E GLI ALTRI GIOVANI: “Un dubbio che mi porto sempre è quello di Dierckx, contro il Milan se avete osservato bene c’era un giocatore in più che si riscaldava ed era lui, questo significa che se chi ha giocato e aveva un problema avesse dato forfait ci sarebbe allora stato lui titolare. Dan è un giocatore di prospettiva, molto forte, bisogna cercare di non bruciarlo, ha avuto una crescita esponenziale, l’ha dimostrato contro il Sassuolo con personalità e freddezza nonostante sia un 2003.
Ci sono crescite importanti di altri giocatori, penso a Busi che è un altro giocatore che mi mette in difficoltà per giocare dall’inizio o meno, ma anche Dennis Man. La cosa più importante è andare a Cagliari e cercare di fare risultato per il presidente e per i tifosi”.

 

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