Le voci e le interviste nel post partita di Parma-Sambenedettese direttamente dalla sala stampa dello Stadio Tardini.
D’AVERSA: “Non siamo partiti bene. La Samb ha sfruttato benissimo il nostro pessimo approccio. Poi, è cambiato l’atteggiamento e si è visto un altro Parma. Questa è la dimostrazione palese di quando dico: non è importante il sistema di gioco, ma la mentalità. I nostri valori ci sono, ma tutto passa attraverso l’atteggiamento. Non bisogna essere superficiali. Nella prima parte del primo tempo tutto questo non c’è stato. Non è semplice cominciare una partita dallo 0-2. Non è la prima volta che accade. Avere valori non vuol dire che si riesca a recuperare sempre. Inizialmente non eravamo aggressivi e compatti in tutti i reparti, non solo in difesa. I gol nascono spesso da errori.
I nuovi hanno pagato un po’ lo scotto all’inizio per i nuovi metodi di lavoro, ma ora stiamo crescendo. Oggi ho pensato a cambi per passare al 3-5-2 con Mazzocchi alto a destra. Dobbiamo pensare principalmente a noi stessi, augurandoci che quanto accade sugli altri campi possa, prima o poi, aiutarci. Dobbiamo, comunque, pensare sempre a vincere noi, altrimenti ogni discorso è inutile. E’ sbagliato pensare a errori singoli sui gol presi. Giorgino è entrato la settimana scorsa spostando Munari a destra, mentre oggi avevo bisogno di sfruttare il campo in ampiezza e Nunzella è più difensore di Scaglia. Considerato che affrontavamo avversari che spingono molto sulle fasce. Ho pensato di inserire giocatori in ruoli più naturali, anche se Giorgino meriterebbe di giocare. Reggiamo bene la pressione, ma bisognerebbe giocare sempre in contemporanea con il Venezia. La squadra, tuttavia, ha un’età e una maturità per gestire anche questo tipo di pressioni. Non mi piace commentare l’operato degli arbitri, a differenza degli altri. Credo che oggi il direttore di gara abbia avuto un metro uguale per tutti”.
LUCARELLI: “All’inizio eravamo sfilacciati, facevamo fatica. E’ stata una negatività di squadra. Dopo le difficoltà iniziali, ci siamo sistemati come squadra, non abbiamo concesso più nulla. Siamo stati bravi a trovare il 2-1: lì l’aspetto psicologico si è capovolto. PEricolo scampato. Ci doveva essere una partenza migliore da parte nostra, cercheremo di parlarne perché non deve più accadere. Non sempre si possono ribaltare le partite come oggi. Le 300 presenze? E’ stato un percorso lungo e bello. Ci sono stati momenti belli e meno belli, però mi auguro di poter festeggiare qualcosa di importante alla fine. L’importante è festeggiare con una vittoria, è fondamentale stare lì, dietro al Venezia. Dobbiamo vincerle tutte, senza pensare a cosa fanno le altre. Non sarà facile, ma dobbiamo pensare a noi stessi”.
MUNARI: “Sono contento, perché sono gol importanti per la squadra e per il nostro campionato. Sono sceso in Lega Pro, qui a Parma, per vivere le sensazioni del campo. Sto bene anche atleticamente e per questa squadra è molto importante. Potevo fare una tripletta, ma volevo far segnare Calaiò perché la fiducia è importante per un attaccante. Magari la prossima volta tiro io. Fare gol sotto la curva è bellissimo. Sono felice anche a livello personale. Sinceramente non capisco perché giochiamo sempre dopo il Venezia, ma noi dobbiamo sempre pensare a vincere, perché qualche passo falso possono farlo.
Abbiamo cominciato male, subendo ancora due gol. Poi, con la cattiveria giusta, ci siamo sistemati e abbiamo cambiato passo. Spero di crescere ancora perché ci tengo. Amo questa piazza, la società, i tifosi e mi piacciono le sfide. Non credo che il portiere della Samb abbia colpe. Forse loro sono entrati nel secondo tempo troppo remissivi, lasciandoci giocare e noi, con i giocatori che abbiamo, facciamo la differenza. La Samb è sicuramente una squadra da play off. Hanno giocato bene e hanno buoni giocatori, soprattutto davanti e a centrocampo. Possono fare un ottimo campionato”.
(Foto Parma Calcio 1913 by Giovanni Padovani)