Due promozioni di fila, sempre da secondo classificato, e una media punti che in serie A vale la zona Champions League. Il nome e il cognome di Roberto D’Aversa sono stampati nei libri di storia del Parma, al fianco di Nevio Scala e Francesco Guidolin, gli altri due tecnici che hanno portato il Parma in serie A. I paragoni sono prematuri e per certi versi improponibili, certamente, ma la giovane carriera di D’Aversa viaggia a ritmi altissimi.
Basti pensare che nelle 64 partite disputate alla guida dei gialloblรน, tra serie C e B, il tecnico abruzzese ha totalizzato la bellezza di 116 punti (34 vittorie, 14 pareggi, 14 sconfitte), viaggiando ad una media punti di 1,8 a partita (playoff esclusi). Numeri simili a quelli di Di Francesco sulla panchina della Roma (1,9) e Spalletti su quella dell’Inter (1,88). Altri mondi, altre realtร , ma le statistiche appena riportate rendono l’idea del gran lavoro svolto da D’Aversa e dal suo staff tecnico in questo anno e mezzo: un lavoro di gruppo che รจ maturato strada facendo, domenica dopo domenica (in campo e fuori), rinforzandosi dopo ogni caduta, come รจ successo ad Empoli, la vera svolta di questa stagione. Quella sconfitta, paradossalmente, ha fatto fare il salto di qualitร nella testa di giocatori e allenatore.
La riconferma per la prossima stagione (il contratto di D’Aversa scade nel 2019), in serie A, come ha confermato ieri il ds Daniele Faggiano ai microfoni di RadioRai, รจ il giusto premio ad un allenatore emergente che da quando รจ arrivato a Parma sa solo vincere.