Il commento post Fiorentina-Parma (1-1) nella parole di mister D’Aversa e del direttore sportivo Faggiano.
D’AVERSA: “In alcune circostanze siamo mancati nell’ultimo passaggio. Concedetemi di dire che in due circostanze ci sono state valutazioni troppo affrettate, con Gervinho lanciato a rete bisognava aspettare che finisse l’azione per poi valutare se fosse fuorigioco o meno; è successo due volte, una nel primo tempo, e la giustificazione è stata che fosse tornato indietro, poi è successo anche nel secondo tempo. Si tratta di due situazioni che per le caratteristiche dei calciatori nostri è come limitarci la possibilità di arrotondare il risultato: non lo dico sotto forma di polemica, ma perchè la regola dice questo.
La componente positiva è che questi ragazzi lottano dall’inizio alla fine. Gagliolo mi ha dato la disponibilità pur non avendo fatto un allenamento, pensavamo di non portarlo ma lui ha insistito per esserci; ci tengo a evidenziare anche Karamoh, nel primo tempo ha subìto due interventi duri e nonostante il problema al ginocchio è rimasto in campo finchè ce l’ha fatta: questo dimostra che tutti sono motivati e attaccati al senso di appartenenza.
Dobbiamo pensare anche al fatto che con un pizzico di malizia in più avremmo potuto portare a casa un risultato diverso, sia per quanto riguarda stasera ma anche in quella in casa contro il Verona.
Prevale la rabbia per non aver portato a casa i tre punti. Bisogna analizzare il fatto che la squadra è tra le prime 6 che ha fatto più chilometri fino ad ora per quantità di corsa: dove ci sono giocatori non al 100%, nell’arco di 95 minuti può pesare sugli equilibri non averne a disposizione per fare cambi”
FAGGIANO: “Pure oggi i ragazzi, soprattutto nel finale quando affiorava la stanchezza, hanno dato tanto come carattere e hanno gettato il cuore in campo, oltre l’ostacolo. È stata una bella partita. Forse nel primo tempo, senza fare polemica, siamo stati penalizzati da qualche svista. Capisco sia difficile. Ci stiamo aggiornando un po’ tutti su quanto stabilito dal nuovo protocollo. Questa decisione sul fuorigioco di oggi, in effetti, è un po’ grossa, ma chissà se avessimo segnato, perché se abbiamo un difetto è, a volte, nelle conclusioni. Possiamo concludere di più e con maggior precisione. D’altronde allenarci per molte settimane senza Bruno Alves, Inglese, Grassi, Cornelius e Gagliolo non è facile e porta anche a essere meno cinici. Va detto che chi è stato chiamato in causa, come Dermaku e Karamoh, ha fatto benissimo.
Mercato? Dico solo che è prematuro e che bisogna fare i conti con il nostro budget, che per il momento non c’è. Al mercato di gennaio meno si tocca una squadra, meno danni si fanno. Lo penso da sempre e l’ho sempre detto. Il nostro mercato inizia dal recupero dei nostri giocatori infortunati”.