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daversa estate 2017

Parma Calcio

D’AVERSA: “Ci toglieremo delle soddisfazioni, il 4-3-3 è il modulo base. La società sa dove intervenire sul mercato”

D’AVERSA: “Ci toglieremo delle soddisfazioni, il 4-3-3 è il modulo base. La società sa dove intervenire sul mercato”

COLLECCHIO – Sole battente sul Centro Sportivo di Collecchio. Volti sereni, occhiali scuri, pantaloncini corti, una montagna di valigie e il pullman col motore acceso. Direzione Pinzolo. Il luogo del ritiro pre campionato dove il Parma di D’Aversa metterà benzina nel serbatoio in vista della lunga e logorante stagione di serie B.

Il tecnico, che questa volta potrà forgiare la squadra sin dall’inizio (visto che lo scorso anno è subentrato ad Apolloni a stagione in corso), ha parlato nella sala stampa del Centro Sportivo. E’ la prima conferenza ufficiale della stagione 2017-18. Buoni propositi, il mercato aperto, le insidie e le ambizioni di un tecnico e di una piazza che questa volta avranno il “vantaggio” di non partire con i favori del pronostico per la vittoria finale. Un peso in meno che potrebbe trasformarsi in un’arma vincente, soprattutto se si pensa alle diverse difficoltà affrontate dai Crociati in Lega Pro, esclusivamente contro le squadre di bassa classifica.

“C’è voglia di ricominciare con il massimo impegno – ha esordito il tecnico -. Ricominciamo dall’entusiasmo della finale dei playoff e dei nostri tifosi. Dovrò essere bravio io a compattare il gruppo, a valutare i nuovi arrivati. E’ ancora presto per parlare di obiettivi, ma è chiaro che tutti vogliamo riportare il Parma dove merita. Con calma e pazienza. Qui da due anni si è abituati a vincere sempre. Dovremo essere equilibrati e pazienti. L’unica promessa che posso fare oggi è che sarà un Parma che combatterà e lotterà sempre. In fondo tre campionati di fila non li ha vinti nessuno. Non bisognerà né esaltarci in caso di vittorie, né abbattersi dopo una sconfitta.”.

Il 4-3-3 sarà il modulo di partenza: “Sì, partiremo dal 4-3-3, con la logica di avere in rosa due giocatori per ruolo. Poi mi piace avere una squadra che adotta altri sistemi di gioco, anche durante la stessa partita. In ritiro lavoreremo su questo, oltre che sull’aspetto fisico. Sono convinto che – ripete D’Aversa – con pazienza ed equilibrio da parte di tutti ci toglieremo delle soddisfazioni”.

In questi giorni, inevitabilmente, l’argomento più caldo è il calciomercato. Al centro dell’analisi del tecnico gli ultimi arrivati, Siligardi e Barillà su tutti, ma anche le mosse future, tenendo presente che attualmente la rosa è composta da 30 giocatori e andrà sfoltita (pesantemente). “Con Siligardi ho avuto la fortuna di giocarsi assieme. Lui e Barillà sono giocatori importanti per la categoria, così come l’esperienza di Calaiò e Munari. Il direttore Faggiano sa dove intervenire. Cerchiamo profili idonei alla nostra causa, che sappiano sopportare il peso della maglia del Parma. Prenderemo giocatori che ci faranno fare il salto di qualità, ma c’è un budget da rispettare. C’è grande fiducia da parte mia nei confronti del direttore e della società, stanno lavorando per soddisfare le mie richieste. Può avvenire il tutto più velocemente o meno, ma l’importante è fare le scelte giuste”.

Tra i confermati c’è la speranza che qualcuno (Baraye) possa fare il definitivo salto di qualità: “Baraye è un giocatore fondamentale, lo scorso campionato l’ho sostituito solo una volta. E’ cresciuto tanto, così come Edera. Poi chi è arrivato nel mercato di gennaio ha dimostrato di essere fondamentale. Questo significa che abbiamo fatto scelte azzeccate. Non dimentichiamoci che quando sono arrivato in pichi pensavano di poter vincere il campionato”.

Palermo, Empoli e Frosinone sono le grandi favorite della stagione: “Palermo, Pescara ed Empoli hanno un budget superiore grazie al paracadute avuto dalla retrocessione. Frosinone e Bari, inoltre, da anni allestiscono squadre molto forti. Il campionato è difficile è duro: noi siamo una neopromossa che due anni fa giocava tra i dilettanti. . Il nostro nome ci porta a non essere inferiori a nessuno ma sappiamo che qualche squadra parte avvantaggiata rispetto a noi. Non basta chiamarsi Parma per vincere le partite”.

Strette di mano e pacche sulle spalle a chiudere il pomeriggio di Collecchio. Poi tutti sul pullman in direzione Trentino dove da domani si comincerà a sudare e a costruire il futuro.

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