Vigilia di Parma-Cagliari, dopo Maran è il turno di D’Aversa. Come di consueto il tecnico gialloblù ha presentato la sfida di domani pomeriggio al Tardini (ore 15) nella sala stampa del Centro Sportivo di Collecchio. Il tecnico ha chiesto alla squadra compattezza e fame di punti. Niente turnover in vista del triplo impegno di una settimana.
Ecco le parole del tecnico:
FAME E COMPATTEZZA: “C’è entusiasmo per aver fatto qualcosa di importante nell’ultima partita, ma domani sarà una gara difficile: il Cagliari è una buona squadra, dobbiamo andare in campo lo con stesso atteggiamento visto nelle ultime gare, un atteggiamento propositivo. E dobbiamo essere bravi a farlo indipendentemente dal valore dell’avversario: scendere in campo con fame e compattezza deve essere nel nostro Dna se vogliamo ottenere la salvezza”.
INFORTUNATI E RECUPERATI: “Grassi ieri si è allenato con la squadra ma oggi non si sentiva tranquillo nel riscaldamento, precauzionalmente non verrà convocato. Gobbi è ristabilito dopo il problema di sabato scorso, Ciciretti è rientrato, Stulac si è allenato ieri e oggi con la squadra”.
IL CAGLIARI: “Nell’ultima gara contro il Milan si è visto che è una squadra che ti aggredisce in maniera alta, come tutte le squadre di Maran è molto organizzata, gioca facendo pressione immediata e ti fa ragionare poco. Sarà importante vincere i duelli personali, e stare attenti a ricevere le seconde palle; loro giocano molto sulle verticalizzazioni, quindi dove cercano di attaccarti direttamente bisognerà essere bravi a battere le prime palle ma anche a raccattare le seconde, altrimenti il gioco ti porta ad allungarti.
Il Cagliari ha una qualità di squadra da metà classifica, non la metterei nel gruppo delle squadre che devono salvarsi: hanno investito molto, hanno tenuto Pavoletti e Barella, sono arrivati Bradaric e Srna, hanno qualità importanti”.
LE DIFFICOLTA’: “Dobbiamo andare in campo consapevoli del fatto che sarà una gara difficilissima e dovremo cercare di portare a casa i tre punti con il massimo equilibrio, perché i punti ottenuti contro queste squadre valgono doppio”.
LA TATTICA: “La preparazione della gara la si fa in base alle caratteristiche dell’avversario: l’Inter fa possesso palla, il Cagliari ha un gioco diverso, sfrutta il potenziale davanti. Hanno fisicità con Pavoletti, velocità con Farias e Sau, hanno un giocatore tra linee che ti può mettere in difficoltà come Joao Pedro. Fanno meno possesso palla, ma molte verticalizzazioni che ti portano a preoccuparti di non subire la profondità: e preoccupandoti di questo, spesso si creano quelle seconde palle dove dovremo essere bravi a rimanere compatti nonostante il loro gioco. Fondamentali sono i duelli personali, sono una squadra fisica che lotta su ogni palla.
A differenza di altre volte dobbiamo considerare che in campo c’è un giocatore forte sui cross come Pavoletti, dovremo pensare a limitarli”.
NO TURNOVER: “Il termine turnover non mi piace, perché per come si allenano questi ragazzi meriterebbero di giocare tutti, poi si scelgono 11 giocatori per ottenere il massimo in ogni singola partita. Per ora penso solo al Cagliari, poi si valutano altri aspetti come gli infortuni e la condizione fisica, ma ora non pensiamo alle altre gare. La difficoltà maggiore può essere quella di pensare positivo, viste le due gare fatte contro avversari importanti si può pensare che il prossimo sia un impegno più semplice ma non lo è, si deve scendere in campo sapendo che la gara nasconde delle insidie, sta a noi limitarli”.