Il post partita di Fiorentina-Parma è simile a quello di tanti altri dell’era D’Aversa-bis. Un misto di rimpianti, errori difensivi e punti persi.
Il tecnico abruzzese, espulso nei concitati minuti finali per proteste, ha analizzato così il 3-3 di Firenze: “Nelle ultime partite la squadra è stata sempre superiore all’avversario ma nonostante la facilità con cui troviamo il gol non riusciamo a portare a casa il risultato pieno. Anche oggi ci siamo fatti gol da soli, è emblematico. C’è del rammarico, ma se ci si ritrova in questa posizione di classifica c’è un motivo. Oggi dovevamo solo gestire, la Fiorentina era una squadra in evidente difficoltà, mancavano tre minuti. Sono sei punti buttati, facciamo sempre risorgere gli avversari”.
La classifica suona come una mezza una condanna alla retrocessione: “Adesso pensiamo a superare questa delusione – continua D’Aversa – . Siamo sempre qui a recriminare. Bisogna capire che la A non concede cali di concentrazione. Se si ha la forza di ribaltare il risultato non capisco perché poi si debba cambiare atteggiamento negli ultimi due minuti. La personalità, la voglia di portare a casa il risultato non si può allenare. La classifica non rispecchia l’andamento delle partite. Bisogna trovare una soluzione”.
In casa Fiorentina l’ex Prandelli tira un lungo sospiro di sollievo per il pareggio in extremis: “Potrebbe essere un paradosso, ma sono più ottimista ora che un mese fa. Ci siamo calati nella parte, dobbiamo lottare in maniera veemente nella partita, certi episodi non ci aiutano ma la reazione e la voglia di non perdere è stata importante. E’ chiaro che prendere gol dopo il vantaggio è stata la situazione che andava evitata, una squadra può difendere ma deve farlo con più attenzione. Il Parma ha dato tutto, prendere il gol dopo il vantaggio è stato difficile. Oggi non meritavamo di perdere”.