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Parma Calcio

COMMENTO: un Parma senza munizioni

COMMENTO: un Parma senza munizioni

Un passo avanti (Udinese) e tre indietro (Spal). Il Parma esce con le ossa rotte dal derby contro la Spal (1-0), prima trasferta della stagione. Punizione forse eccessiva, ma quando non tiri in porta neanche una volta è dura. Direi impossibile, in alternativa l’unica strada percorribile è quella del pareggio. La sensazione è proprio questa: dopo un avvio pimpante, con Di Gaudio arrembante sulla sinistra (come contro l’Udinese) e Inglese bravo negli inserimenti (anche palla al piede), il Parma si è limitato a chiudere gli spazi e contenere la Spal, che nel frattempo ha guadagnato metri, trovando in Lazzari l’uomo giusto per scardinare prima la fascia destra, quella difesa da Gobbi, e poi l’intera difesa. Non a caso il gol, oltre a un paio di altri pericoli, nella ripresa, sono nati dai suoi piedi.

Alves ha chiuso tardi sul gol di Antenucci, Gagliolo si è perso strada facendo, l’unico che ha retto discretamente l’impatto è stato Iacoponi; nota positiva della serata.
Problemi che non erano emersi in tutto il primo tempo e che, invece, si sono manifestati subito in apertura di secondo. Approccio sbagliato? Testa ancora negli spogliatoi? Spal più cattiva?
E’ stato un regalo troppo invitante per un marpione come Antenucci. A quel punto D’Aversa ha rimescolato le carte, l’atteso esordio di Gervinho (20 minuti in campo), posizionato sulla sinistra, il modulo che passa dal 4-3-3 al 4-4-2 e, soprattutto, un atteggiamento più spregiudicato, meno timoroso. Qualcosa cambia, Da Cruz continua a galoppare su e giù (grande impegno), Gervinho sgomma ma non conclude in due circostanze, Ceravolo arriva tardi su un tiro cross di Inglese, ma nel complesso nessuna rivoluzione. Il gioco del Parma resta farraginoso, la squadra è disunita perché il centrocampo non fa filtro, è fuori giri, non riesce a trovare i tempi per fare un pressing efficace. Il terzetto di centrocampo è il reparto che oggi ha fatto peggio.

Non c’è altro, Gomis non ha fatto una parata in 97 minuti (una papera sì, ma Di Gaudio non ne ha approfittato). Sconfitta per 1-0. La classifica dice un punto. Si poteva fare di più, è ovvio. La condizione fisica deve migliorare, l’infermeria si deve svuotare (6 giocatori infortunati) e il gioco deve trovare un’identità, forse più di una. E’ tutto collegato, ma bisogna fare in fretta. Sabato la Juve, dai sogni alla realtà.

 

(Nella foto il gol vittoria di Antenucci in Spal-Parma)

 

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