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Parma Calcio

IL COMMENTO: encefalogramma piatto

IL COMMENTO: encefalogramma piatto

Encefalogramma piatto. Nessuna reazione. Nessuno scatto d’orgoglio. E’ un Parma allo sbando che contro un organizzatissimo e coraggioso SudTirol (salvezza matematica e terza vittoria consecutiva) incassa la terza sconfitta di fila. Un incubo senza fine. Difficile trovare una via d’uscita o continuare ad essere ottimisti, dopo prestazioni simili, senza nervo, senza idee, senza convinzione e senza un minimo di autostima. Naufragio totale, sotto tutti i punti di vista. E D’Aversa sembra uno spettatore impotente, il quale non riesce ad essere sincero e ad ammettere le reali difficoltà di questa squadra, il cui serbatoio è praticamente senza benzina, tant’è che la condizione fisica di alcuni giocatori è inaccettabile per qualunque giocatore professionista. Continuare con certe scelte, tecniche e tattiche, è un altro errore che imputiamo al tecnico crociato (errori simili a quelli che hanno fatto saltare Apolloni e tutti gli altri): non si può rimanere impassibili davanti a cotanto schifo (i lanci lunghi sembrano l’unica soluzione possibile per sviluppare la fase offensiva), senza provare mosse e soluzioni alternative che possano rivitalizzare una squadra che non c’è più, magari facendo rifiatare i giocatori più stanchi. Il tempo della favole è finito, serve una reazione vera e non a parole. I tifosi sono stanchi, la società pure. Il clima non è dei migliori e tra due settimane c’è il derby con la Reggiana, poi i playoff; ci stiamo arrivando nel peggior modo possibile e dopo tanti proclami che hanno narcotizzato un’intera piazza. Ora anche il secondo posto è a rischio: il Pordenone ha gli stessi punti del Parma (66), ma i crociati sono in vantaggio negli scontri diretti. Una magra consolazione che non può certo giustificare le prestazioni incolore di gente del calibro di Calaiò, Scaglia e Scozzarella, solo per citarne alcuni.
E nessuno provi a tirare fuori la storia del calcioscommesse, perché oggi in campo c’era una squadra senza attributi e senza cervello. Niente alibi. A D’Aversa e Faggiano l’ingrato compito di invertire la rotta, perché è una questione di rispetto verso tutti, tifosi e non. Prima che la barca affondi definitivamente.

 

(Nella foto di Lorenzo Cattani la spettacolare rovesciata di Nocciolini sul punteggio di 0-0)

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