Il messaggio di auguri che chiude il 2016 è chiarissimo: il Parma è diventata una squadra forte, magari non bellissima da vedere, ma tremendamente concreta ed efficace. Il 2-0 di Lumezzane, incartato nei primi minuti dei due tempi, da un sinistro di Scavone e da un’inzuccata di capitan Lucarelli (l’unico calciatore ad aver segnato con la maglia crociata in tutti i campionati, dalla A alla D), è l’ennesima conferma dei progressi e della crescita di una squadra letteralmente trasformata dalla cura D’Aversa. Un Parma che se ne frega dei moduli tattici (D’Aversa ha cambiato ancora, oggi in campo con il 3-5-2 tanto “caro” all’ex Apolloni), dell’estetica e delle voci di mercato che rischiano di destabilizzare uno spogliatoio reduce da un avvio di stagione problematico. Un Parma vincente (quella di oggi è la terza vittoria consecutiva), che non butta via un pallone (il lancio lungo è un lontano ritorno), che accorcia, pressa, imposta, gestisce e spegne gli avversari dopo averli colpiti in modo spietato. Caratteristiche essenziali per una squadra che vuole vincere il campionato.
Complimenti a D’Aversa, ha saputo trasformare il Parma in pochissimo tempo (i miglioramenti sono più evidenti in alcuni giocatori come Giorgino, Saporetti e Calaiò, solo per citarne alcuni…), nella testa e nelle gambe, sebbene da più parti si sente dire che la condizione fisica non sia ottimale e che a gennaio bisognerà svolgere una preparazione integrativa, o supplementare.
Fatto sta che con il nuovo allenatore i crociati hanno inserito la quinta marcia: 13 punti in 5 partite. Più di così non si poteva fare; e la classifica ha (ri)assunto connotati più intriganti, riaccendendo antiche ambizioni e convinzioni. Questo Parma può vincere il campionato, soprattutto se a gennaio il Ds Faggiano riuscirà a colmare alcune lacune. Ma questi sono altri discorsi che cominceremo a sviluppare tra pochi giorni. Adesso quello che conta è aver ritrovato una squadra e una mentalità che sono idonee al campionato di Lega Pro.
Il 2016, dunque, si chiude con tre punti placcati d’oro, ma soprattutto con la convinzione che questa squadra ha i mezzi e ora anche la convinzione per puntare alla cima della montagna.