Era inevitabile e prevedibile, dopo due settimane di caos. Il rapporto società-tifosi è finito. A sancirlo uno striscione esposto in curva nord poco prima del fischio d’inizio di Parma-Empoli (vedi foto). Nel mirino dei Boys, lo storico gruppo ultras crociato. il presidente Ghirardi (assente ufficialmente per motivi di lavoro) e l’amministratore delegato Leonardi. Due dei principali artefici della grave situazione in cui si trova il Parma. Dunque, dopo anni di ammirazioni, stima e “merende”, la festa è finita e con essa la pazienza dei tifosi del Parma, stanchi di sentire scuse e storie ai limiti della fantascienza.
Per fortuna quella odierna è stata anche la giornata del trentennale del gemellaggio tra Boys Parma e Desperados Empoli. Uno spot per il calcio e non solo, perché lo sport è divertimento, ma anche solidarietà e amicizia.
IL COMUNICATO DEI BOYS: “La salvezza come buona uscita, Ghirardi e Leonardi la pazienza è finita”. Con questa frase siamo ad esprimere la nostra posizione in merito all’attuale situazione societaria. Dopo la sconfitta con il Sassuolo avevamo chiesto a Ghirardi e Leonardi solo sincerità e trasparenza da parte della dirigenza, richieste avanzate anche quest’estate durante la nostra festa a Baganzola.
Fuori dai cancelli del Tardini, dopo essere stati accusati di non essergli stati vicini nei giorni dell’esclusione dall’Europa League, abbiamo chiesto al Presidente delucidazioni sulla situazione economica del Parma, ricevendo rassicurazione, in quanto non c’era alcun tipo di problema, che non bisogna credere alle chiacchiere di personaggi che criticano il Parma per hobby e, udite udite, testuali parole: “Portatemi qua qualcuno a cui io debba dei soldi”. Senza scendere nei dettagli di quanto andrebbe detto a chi, anche faccia a faccia, parrebbe abbia mentito spudoratamente. Appare ovvio che quanto richiesto e convenuto dalla chiacchierata è stato completamente disatteso. Tutto questo, alla luce del comunicato arrivato questo martedì sera dopo una penosa quanto estenuante attesa. Sorvolando sul fatto che avremmo preferito sentire una voce e vedere una faccia che pronunciasse tali parole, avremmo voluto vedere una retromarcia sulla linea di condotta utilizzata negli ultimi mesi; prendersi le proprie responsabilità pensiamo sia da uomini, scappare e piangersi addosso non fa per Parma e lasciare ancora speranza alla gente, parlando di un immaginario acquirente, assomiglia molto di più ad uno specchietto per le allodole piuttosto che ad un filo a cui aggrapparsi. Vogliamo che Ghirardi se ne vada in fretta e senza troppi patemi d’animo, visto che dubitiamo seriamente della stabilità finanziaria e della continuità aziendale del Club, e che negli ultimi tempi la sua presenza presso le sedi del club Crociato è da considerarsi pari a zero. Inoltre ci sentiamo presi in giro dalla dirigenza al completo visto che abbiamo dato loro il tempo di riconciliarsi con la piazza e iniziare a dire le cose come stanno con i soldi, con i debiti, con il Tas e chi più ne ha più ne metta La sensazione che il popolo crociato sta vivendo in questo periodo, pare essere da resa dei conti, con una squadra ultima in classifica, in attesa di subire penalizzazioni che potrebbero vanificare ogni sacrificio, unita al grosso punto interrogativo circa la situazione societaria. Da qui dunque LA SALVEZZA COME BUONA USCITA che lancia un messaggio ai giocatori e alla dirigenza: ai giocatori chiediamo lo sforzo di chiudere il campionato in maniera dignitosa, alla società invece chiediamo di vendere al più presto al fine di non influenzare ulteriormente l’andamento già negativo di questa stagione. Il secondo messaggio GHIRARDI E LEONARDI PAZIENZA FINITA perchè non accettiamo più il modus operandi sino ad ora attuato, qualcuno se ne deve andare, altri devono cambiare atteggiamento nei confronti dell’intera città.