Un ‘altra giornata è passata e dei pagamenti promessi da Manenti non c’è traccia. A Collecchio si naviga a vista, in mezzo ad una marea di problemi, illazioni, sospetti e indagini della Procura di Parma. “Ancora niente, nessun bonifico” ha confermato capitan Lucarelli al termine della doppia seduta d’allenamento di oggi a Collecchio.
Manenti non è ancora tornato dal suo misterioso viaggio a Nova Gorica dove ha sede la Mapi Group (la sede è in un casolare alla periferia della città, come testimoniato dalle telecamere di Sky Sport). “Lunedì sono stati impostati i pagamenti, non ci sono problemi – ha spiegato Manenti -, ma ci vorrà ancora qualche giorno per completare tutto. Ripensamenti? No, nessun ripensamento, andiamo avanti per la nostra strada”.
I sospetti e le paure aumentano con il passare delle ore, anche perché sul Parma pende un’istanza di fallimento presentata ieri dal tribunale di Parma (la prima udienza è fissata per il 19 marzo), su richiesta di tre pm. Sull’argomento oggi si è espresso il procuratore capo Antonio Rustico nel corso di un incontro con i giornalisti: “Abbiamo sempre seguito la situazione e la stiamo seguendo, per ora con accertamenti di tipo civilistico. Eventualmente poi seguiranno procedure penali. Un credito ingente con l’Agenzia delle entrate rientra in fattispecie penalmente rilevanti. Il Parma potrà evitare questa procedura se la società provvederà a pagare quanto dovuto e stando a quanto si legge sui giornali le intenzioni vanno in questa direzione. Vedremo”. Il futuro del Parma è sempre più cupo e pieno di misteri. E domenica c’è Parma-Udinese su cui incombe il rischio “sciopero” degli steward, anche loro senza retribuzione da diversi mesi.