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Calcio Serie A

Parma, Ghirardi e i Boys: strascichi e veleni

Parma, Ghirardi e i Boys: strascichi e veleni

Strascichi e veleni. Prima l’editoriale dei Boys sul proprio sito e poi le parole di Tommaso Ghirardi al Corriere della Sera. Botta e risposta, anche se le due cose non sono strettamente collegate. Gli ultras attaccano: “Ghirardi dopo una gestione a dir poco dannosa è scappato dall’uscita d’emergenza lasciando una società con un piede e mezzo in serie B, indebitata e per finire venduta a non si sa bene chi”. Oggi sulle colonne del Corriere è tornato a parlare l’ex presidente del Parma e, come al solito, non ha risparmiato critiche e polemiche al sistema calcio e alla tifoseria: “Mi hanno fatto fuori, i conti della società sono a posto. A questo calcio non credo più e penso che molte altre persone per bene presto saranno costrette a lasciare. Ho venduto il mio Parma con conti normali, ci sono molte società in Serie A che stanno peggio di noi. Tutto ha avuto inizio con la licenza Uefa che ci è stata negata, mi ha fatto cadere il mondo addosso. Risultavano non pagati 100mila euro di Irpef su 26 milioni, ci hanno punito duramente, con un ergastolo per un eccesso di velocità. I tifosi mi hanno fatto sentire importante, ma poi mi hanno lasciato. Io presi la società all’asta, l’ho rilanciata e venduta. Devono ringraziarmi, al Parma ho fatto solo del bene”. Parole dettate da delusione e rabbia, anche se sui “conti normali” del Parma Fc (come dice Ghirardi) è bene stendere un velo pietoso.

 

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