(Ore 14,23) – Ormai è solo un dettaglio, ma il comunicato dei curatori fallimentari del Parma sancisce ufficialmente l’assenza di offerte e quindi la fine del calcio professionistico. La fine di un’era, non certo la storia di un club secolare con la bacheca piena di trofei e ricordi impossibili da cancellare.
“I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, comunicano che alle ore 14.00 di oggi 22 giugno 2015 non è pervenuta alcuna offerta per l’acquisto dell’azienda sportiva. Nelle prossime ore i curatori si riuniranno con il Comitato dei Creditori e il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato per le necessarie determinazioni in merito alla procedura fallimentare e all’esercizio provvisorio dell’impresa“.
Intanto in mattinata i curatori hanno scritto al presidente della Figc Carlo Tavecchio per chiedere una deroga per consentire al Parma Giovanissimi, impegnato nella fasi finali dello scudetto, di portare a termina la stagione e magari alzare l’ultimo trofeo della storia del Parma Fc. Si attende una risposta.
(Ore 16,51) – Con un nuovo comunicato i curatori fallimentari annunciano la fine dell’esercizio provvisorio, come stabilito dopo n incontro in tribunale con il giudice delegato Pietro Rogato, il quale, all’uscita del tribunale, ha rilasciato una brevissima dichiarazione: “La situazione era molto difficile, è stato fatto il possibile”.
“I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto comunicano che il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato, previo confronto con il Comitato dei Creditori, ha preso atto dell’assenza di offerte per l’acquisto dell’azienda sportiva e ha pertanto constatato l’assenza dei presupposti per l’ulteriore prosecuzione dell’esercizio provvisorio che terminerà con la giornata odierna. I curatori comunicano altresì di avere inoltrato richiesta alla FIGC affinché sia comunque consentito alla squadra giovanile partecipante al campionato Giovanissimi Nazionali, di disputare le partite di semifinale e finale previste nei prossimi giorni. Le attività della procedura proseguiranno ora attraverso la determinazione delle passività non sportive, la liquidazione dell’attivo, l’accertamento delle responsabilità del dissesto e del mancato controllo, con le conseguenti azioni risarcitorie“.