L’amico Albertini, l’Inter e il futuro suo e del Parma. La conferenza stampa pre partita di Roberto Donadoni ha un raggio d’azione molto ampio. Pensieri e problematiche in vista della gara di domani contro i nerazzurri che apre un ciclo intenso di partite ravvicinate che metterà a dura prova la resistenza dell’intero gruppo. Ecco le parole del tecnico crociato:
L’AMICO ALBERTINI: “Demetrio è una persona che mastica calcio, una figura cristallina. Sappiamo tutti che persona sia, aver la possibilità di poter collaborare con una persona pulita in tutti i sensi è uno stimolo in più per tutti”
la condizione della squadra: “Ci sono diverse partite ravvicinate, abbiamo bisogno di forze ancora più di prima. E’ stata una stagione in salita e oltre a tutto quello che può riguardare l’aspetto mentale per tutto quello che c’è stato e che sapete, c’è anche il discorso fisico che con l’aver accumulato i recuperi con Udinese e Genoa diventa ancora più condizionante”
VIVERE ALLA GIORNATA: “Per tutta una serie di motivi siamo partiti con tanti giocatori e una situazione poco chiara fin dall’inizio che ci ha portato sino a quella data dal punto di vista tecnico con delle mancanze, nelle quali mi ci metto anche io. Ma fin dal ritiro è stata una gestione complicata anche se non facciamo un discorso troppo a ritroso perché sembrerebbe di voler trovare alibi o giustificazioni. Ora dobbiamo vivere con grande serietà da qui fino alla fine del campionato. “Vivere alla giornata” nel senso di vivere 24 ore su 24 ore per quello che dobbiamo fare. Se sappiamo fare questo e tralasciare la sciocchezze e disperdere le energie in cose futili, sapendo di avere l’appoggio di tante componenti, possiamo lavorare al meglio e far sì che ciò che è accaduto non accada più”
A CACCIA DI UNA VITTORIA: “Voglio vincere perché sono stanco di prestazioni fatte in un certo modo e di raccogliere poco. Non mi interessa la maglia che ho di fronte o come si chiama il mio avversario”
L’AIUTO DI FOLLETTO E ALRTI SPONSOR: “Questo è positivo, ringraziamo tutti quelli che di volta in volta potranno darci una mano. Questa grande operosità merita davvero un plauso”