Da un’analisi di EY sul calciomercato di serie A emerge l’impatto negativo del Covid-19 sul player trading.
Il nuovo report di EY analizza l’impatto del Covid-19 sul calciomercato della serie A in termini di investimenti e di numero di operazioni.
In particolare dall’analisi emerge che:
- In Serie A, così come a livello europeo, le cessioni non sono sufficienti per finanziare gli acquisti, sono quindi necessarie fonti di finanziamento accessorie per alimentare il mercato;
- Le fonti accessorie disponibili per il calcio mercato 20/21, a seguito degli impatti Covid-19, sono stimate poco al di sotto dei 100m€, generando un budget per nuove operazioni di circa 380m€;
- Le operazioni “necessarie” da un punto di vista tecnico, pari a 70, saranno le uniche nuove operazioni onerose previste nel mercato 20/21;
- Considerando il nuovo budget per gli acquisti e il numero di operazioni “necessarie”, il prezzo medio di queste ultime sarà più basso di circa il 23% rispetto all’anno scorso (5,5m€ vs 7,1m€);
- In termini quantitativi, il calciomercato 20/21 vedrà un numero di operazioni inferiore rispetto al 2019/20: -18% (~290 operazioni vs ~350);
- Come conseguenza, il valore complessivo del calciomercato di Serie A sarà pari a 830m€, registrando una diminuzione di circa il 40% rispetto all’anno precedente (1.4b€).
Commenta Stefania Radoccia, EY Med Markets and Accounts Leader: “Anche il calciomercato della stagione 2020/21 sarà impattato dal Covid-19 in termini di investimenti e di numero di operazioni. Dalle analisi di EY sulle attività di player trading dei club di Serie A emerge che, in condizioni normali, i club non sono in grado di autofinanziare i propri acquisti attraverso le cessioni, e per tale motivo hanno fatto costantemente ricorso a fonti di finanziamento accessorie -quali surplus gestione operativa, ricorso a debiti, versamenti soci- per finanziare il calciomercato. L’attuale crisi economica, oltre ad avere impatti sull’operatività del business delle squadre, limiterà ulteriormente queste fonti di finanziamento -passeranno da circa 350m€ delle ultime due stagioni a circa 100m€- comportando inevitabilmente una diminuzione degli investimenti rispetto all’anno precedente, che si stima sarà di circa il 40% (850m€ vs. 1400m€). Ciò sarà il frutto di un effetto combinato di una riduzione dei prezzi (-25% per le operazioni onerose, senza ipotesi di scambi) e del numero di trasferimenti (-20% complessivamente)”.