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Calcio Serie A

Parma, che tonfo: battuto in casa dal Bari (2-1) ultimo in classifica. La corsa salvezza si complica

Parma, che tonfo: battuto in casa dal Bari (2-1) ultimo in classifica. La corsa salvezza si complica

Una domenica di festa si trasforma in incubo. Il Bari espugna il Tardini, tornando alla vittoria dopo 12 partite, e inguaia un Parma brutto, apatico, inconcludente e privo di sette giocatori tra infortuni e squalifiche (non è un alibi).

La contestazione a Marino è un film già visto e non serve molto a consolare il popolo crociato, accorso in gran numero allo stadio per sostenere la squadra, sempre più in preda ad una crisi di nervi. Adesso il distacco dalla terzultima è sceso a due punti. Il Bari non ha rubato nulla, è bene chiarirlo subito, sebbene Gillet abbia compiuto almeno tre parate decisive. Classifica a parte, la situazione è veramente preoccupante, soprattutto dal punto di vista carrateriale e tecnico, perché questo Parma ha dimostrato di avere poca cattiveria e pochissime soluzioni offensive, se non i cross e i lanci lunghi.

LA TATTICA. Marino è privo di sette giocatori ma conferma la difesa a tre (3-4-1-2): Candreva agisce alle spalle delle due punte; Crespo vince il ballottaggio con Bojinov e Angelo quello con Zaccardo (è nel terzetto difensivo). L’idea del tecnico siciliano è quello di sfruttare i cross di Angelo e Modesto, oltre alle iniziative palla al piede di Candreva. Idee che si smontano subito, merito anche di un Bari attento e ordinato a centrocampo. La giornata storta di Candreva, l’ennesima, complica il tutto, anche perché a centrocampo Morrone e Gobbi non sono portatori di palla e la qualità del gioco ne risente.
Il Bari di Mutti si schiera con il 4-3-2-1: Rudolf è il terminale offensivo; a centrocampo Gazzi vince il ballottaggio con Donati. Molti gli assenti: cinque, tutti infortunati, tra cui l’ex Kutuzov e Barreto. I pugliesi giocano racchiusi nella propria metà campo, prediligono il contropiede, ma sono un po’ troppo macchinosi.

PRIMO TEMPO. La partita si accende al 6′ quando Modesto, per la prima volta, crossa dalla sinistra e Crespo devia con l’esterno; Gillet si supera e devia fuori. Il Bari si fa vivo dalle parti di Mirante solo al 16′ con un tiraccio di Parisi (palla in curva). La gara stenta a decollare, il ritmo è basso e in attacco ci sono poche idee. Al 25′ bella triangolazione Gobbi-Candreva, ma l’ex centrocampista di Juve e Udinese tentenna troppo e si fa anticipare da Gillet; il tutto a pochi passi dalla linea di porta. Al 29′ colpo di testa telefonato di Huseklepp, Mirante para senza alcun problema. Al 30′ angola di Angelo, testa di Crespo e grande parata di Gillet.
Al 35′ Candreva percorre 20 metri palla al piede, una volta arrivato al limite dell’area pugliese passa a Crespo che stoppa e tira di destro; fuori di poco. Al 37′ Candreva serve Angelo al limite, il brasiliano è solo, ma si fa prendere dall’ansia e sgancia un sinistro inguardabile che termine 5 metri sopra la traversa. Dopo un minuto di recupero il primo tempo finisce a reti bianche; pareggio scialbo.

SECONDO TEMPO. Il Parma inizia la ripresa con maggiore convinzione e al 5′ crea il primo pericolo: cross di Candreva, destro di Amauri che anticipa Rossi, Gillet respinge. Un minuto dopo il Bari può colpire in contropiede ma Rudolf è troppo egoista e invece di servire Huseklepp (solo al centro dell’area) preferisce tirare in porta; ne viene fuori un destro debole che Mirante para in tuffo. Al 9′ l’ex Rossi scivola al limite dell’area, Candreva si trova a tu per tu con Gillet ma si fa ipnotizzare: tiro respinto; sulla ribattuta ci prova Angelo, rasoterra respinto in angolo da Belmonte. Proprio quando il Parma sembrava vicino al vantaggio arriva la doccia fredda, anzi gelata: Parisi calcia con violenza e precisione una punizione da 25 metri che buca la barriera e si infila alle spalle dell’incolpevole Mirante.
Marino manda in campo Bojinov al posto di Angelo (fischiato dal Tardini) e passa al 4-3-3, alla disperata ricerca del gol del pareggio. Al 28′ è il bari a sfiorare il gol: destro a filo d’erba di Alvares, Mirante in angolo. Al 29′ cross di Modesto dalla sinistra, Bojinov arriva per primo e calcia di interno sinistro, a botta sicura, ma il pallone sfiora la traversa.
Al 34′ angolo di Calvo (entrato al posto di Modesto), mischia in area, Paletta tira di destro, Gillet respinge con i piedi. Passa un minuto e arriva il pareggio: Bojinov crossa dalla destra, Amauri salta più alto di tutti e di testa trafigge Gillet. Al 48′ seconda doccia fredda: Bentovoglio lancia in profondità Alvarez che fulmina in velocità Paletta e a tu per tu con Mirante non sbaglia: il suo destro passa sotto le gambe di Mirante e vale il 2-1. Esplode la rabbia del Tardini, soprattutto contro Marino. Il Bari torna alla vittoria dopo 12 giornate; per i crociati è l’ennesimo allarme rosso.

PARMA – BARI 1 – 2
Marcatori:
st 19′ Parisi, 35′ Amauri, 48 Alvarez

PARMA (3-4-1-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Angelo (22′ st Bojinov), Morrone, Gobbi, Modesto (33′ st Calvo); Candreva; Amauri, Crespo.
A disp. Pavarini, Paci, Pisano, Felipe Oliveira, Nwankwo. All. Marino
BARI (4-3-2-1): Gillet; Masiello, Belmonte, Rossi, Parisi; Bentivoglio, Almiron (30′ st Donati), Gazzi; Huseklepp (14′ st Alvarez), Ghezzal; Rudolf (27′ st Gilk).
A disp. Padelli, Rivas, Rinaldi, Codrea.
Arbitro: Pierpaoli di Firenze
Note: spettatori 18.347 per un incasso di 129.894,50 euro. Ammoniti Paletta e Crespo. Angoli 12-3 per il Parma. Recupero: 1′ pt; 5′ st.

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