La sconfitta con il Lecce ha scatenato l'ira dei tifosi. A fine partita, un nutrito gruppo di tifosi gialloblù ha contestato duramente tecnico e squadra all'esterno dello spogliatoio. "La situazione è diventata insostenibile". "Marino vattene". Sono questi i pensieri comuni del popolo crociato che ha chiesto al tecnico di dimettersi.
La brutta prestazione contro i salentini ha aperto una ferita che ormai sembra insanabile. L’ad Pietro Leonardi ha annunciato che da questa sera la squadra andrà in ritiro (domenica al Tardini arriva la Fiorentina).
Al termine della partita e della conseguente contestazione, davanti ai microfoni marino ha risposto in modo seccato: “Determinate cose succedono dal primo giorno che sono qui – ha spiegato il tecnico del Parma – non mi meraviglia quello che è successo visto come sono stato accolto a inizio stagione. Verso di me ci sono dei pregiudizi, non è mai scattata la scintilla fra me e il Parma. E’ dall’inizio dell’anno che si fanno paragoni con chi c’era prima, con Guidolin. Io so solo che il gruppo è sempre compatto e ha sempre avuto unità d’intenti, abbiamo tutti remato nella stessa direzione”. Il risultato è bugiardo: “Questa sera va stretto anche il pareggio. Mirante non è stato impegnato, mentre Rosati è stato decisivo in alcune circostanze. La partita non è stata bella ma i ragazzi ci hanno sempre creduuto”.
Dopo Marino nella sala stampa del Tardini si è presentato Leonardi, il quale ha confermato la fiducia nel tecnico siciliano e ha ribdaito l’invito a stampa e tifosi a restare tutti uniti. “Lasciamo da parte le polemiche, dobbiamo tirarci fuori da questa situazione, anche se vorrei ricordare che abbiamo un vantaggio di 4 punti sulla zona retrocessione. Il nostro obiettivo è sempre stato la salvezza, anche se qualcuno parla di calcio champagne e di europa. Da questa sera andiamo tutti in ritiro”.
E’ stato Lucarelli a raccontare l’umore dello spogliatoio dopo la seconda sconfitta consecutiva: “C’è poco da dire, la sconfitta contro i salentini conferma il momento no che stiamo attraversando. E’ comunque una brutta batosta, anche perché adesso siamo tornati nel mischione. Adesso dobbiamo abbassare la testa e pedalare: i fischi dei nostri tifosi ci stanno, ma noi dobbiamo cancellare subito questa sconfitta e pensare all’altro scontro diretto che ci attende domenica, sempre al Tardini, contro la Fiorentina. Noi siamo comunque con mister Marino: siamo un gruppo compatto ed in campo abbiamo dato tutto. Sicuramente da domani dovremo dare ancora di più per venire fuori insieme da questo momento”.
Euforico Chevanton, l’autore del gol che ha regalato tre punti al Lecce. L’attaccante era in procinto di rescindere il contratto con il club giallorosso a causa di alcune incomprensioni con il tecnico de Canio. Una telefonata di scuse, proprio durante l’ultimo giorno di mercato, ha ricucito lo strappo e oggi Chevanton ha ricambiato la fiducia con un gol pesantissimo. “Sino a un mese fa era tutto diverso – racconta il giocatore -. Pensavo di andare via. C’erano stati dei problemi con l’allenatore, ma devo ammettere che ho sbagliato io. Ho parlato troppo e in certi momenti bisogna stare zitti. Quindi ho chiesto scusa. Quello che è successo resta tra di noi. Ma ho chiesto scusa e poi tutto è cambiato. Il mister mi ha dato fiducia e il risultato si è visto in campo. Ho potuto festeggiare la mia presenza numero 100 con il Lecce nel modo migliore, segnando una rete decisiva. Il destino mi è stato amico”.