Il successo per 4-1 a Torino con la Juve pareva il primo indizio per un girone di ritorno da protagonista per il Parma.
Invece, dopo due sconfitte con Cagliari e Brescia, la squadra è impelegata più che mai nella lotta per non retrocedere, distante solo 3 punti. Non se l’aspettava nessuno di cominciare il nuovo anno in salita, a cominciare dal capitano del Parma Stefano Morrone. “E’ indubbiamente un periodo particolare. A Torino abbiamo giocato una partita perfetta, ma è sempre da tenere presente che partite semplici non esistono – ha detto Morrone, che analizza la classifica e la situazione del Parma – Siamo in basso, a tre punti dalla zona retrocessione e siamo attesi da una sfida interna col Catania che rappresenta la prima delle 18 finali che ci attendono. Ho già vissuto momenti così e noi abbiamo tutte le carte in regola per uscirne”. Purtroppo l’avversari oche il Parma si troverà di fronte sarà una squadra molto arrabbiata, ancora di più dopo il cambio in panchina che vedrà Diego Pablo Simeone al posto di Giampaolo. “Loro cercheranno la cosiddetta “scossa”, ma anche noi non siam osoddisfatti degli ulitimi risultati e cercheremo di ritorvare quello che avevamo ritrovato dalla gara con la Samp in poi prima di questi due scivoloni, in particolare nel possesso palla – prosegue il centrocampista 32enne, che parla anche del suo campionato, a livello personale – Io sono da sempre molto autocritico, ma c’è da dire che il singolo funziona solo se lavora bene tutta la squadra. Per ottenere la salvezza servirà sempre l’aiuto di tutti. Dobbiamo scendere in campo uniti e ringhiare”. Non solo in campionato, ma anche in Coppa, dove martedì 25 ci sarà la sfida con il Palermo. “E’ un quarto di finale di coppa e qui non abbiamo avuto in molti la possibilità di giocarlo lungo la carriera, ma dobbiamo pensare prima al campionato – ha aggiunto Morrone, che, in conclusione, ha parlato, come era inevitabile, della pesante squalifica a Paci. “Il suo pensiero è quello del gruppo: 4 giornate sono una punizione severa che qui non si aspettava nessuno”.