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Calcio Serie A

Calciopoli, Baraldi: Giraudo minacciò di far retrocedere il Parma. Il dossier dei torti arbitrali

Calciopoli, Baraldi: Giraudo minacciò di far retrocedere il Parma. Il dossier dei torti arbitrali

Calciopoli torna ad essere argomento di interesse a Parma.

In una deposizione resa nello scorso novembre davanti ai pm che istruivano il caso “Calciopoli” a Napoli, l’ex dirigente del Parma Luca Baraldi ha rivelato: “Giraudo, parlando a voce alta praticamente quasi urlando… ci disse che comunque questa situazione ce l’avrebbe fatta pagare anche facendoci retrocedere in B”. La vicenda è da ricondurre alla cessione, nel 2002, di Di Vaio alla Juventus perfezionata da Arrigo Sacchi per i gialloblù e da Moggi e Giraudo per i bianconeri, una transazione lunga e difficile che fu conclusa alla cifra di 27,5 milioni di euro; di cui 16 in contanti e 11,5 che sarebbero entrati nelle casse del Parma, come indicato in una scrittura privata firmata da Sacchi e Moggi, grazie alla acquisizione della metà del cartellino di Brighi che sarebbe poi passato competamente alla Juve dopo due anni.

Dopo il crack Parmalat, nel 2004 l’ad del Parma Baraldi incontra la triade a Torino: “Dopo le battute iniziali Giraudo ci disse che volevano onorare l’impegno assunto, ma che per fare ciò era necessario che il Parma Calcio desse alla Juve una opzione all’acquisto dei calciatori Gilardino, Marchionni e, se ricordo bene, Bresciano”. Baraldi spiega che rifiutò il “ricatto”, chiedendo ai tre di rispettare l’accordo. I dirigenti bianconeri in un primo momento rifiutarono, ma in un secondo incontro il giorno dopo, spiega Baraldi, “Giraudo parlando a voce molto alta praticamente quasi urlando, alle nostre insistenze ed alla manifestazione che avremmo portato in Lega la scrittura privata controfirmata da Moggi e da Sacchi ci disse che avrebbero firmato ma che comunque questa situazione ce l’avrebbe fatta pagare anche facendoci retrocedere in serie B… ricordo che Giraudo si alzò in piedi e urlando, con fare minaccioso, disse che il Parma avrebbe pagato questo suo rifiuto, che non avrebbe avuto più rapporti con la Juventus e che avremmo avuto problemi anche a livello sportivo. La successiva stagione calcistica il Parma si salvò dalla serie B effettuando uno spareggio col Bologna dopo aver subito numerosi torti arbitrali”. Torti arbitrali che furono ricostruiti dall’allora addetto stampa del Parma, Gabriele Majo, incaricato dallo stesso Baraldi. Lo spiega lo stesso Majo su www.stadiotardini.com

A furia di subire quelli che vengono recepiti come dei veri e propri torti arbitrali Baraldi (all’epoca io non ero al corrente della maledizione di Giraudo, ma l’AD ovviamente sì) inizia a sentire puzza di bruciato e mi chiede di realizzare un DOSSIER che possa documentare tutti gli episodi sospetti.

IL DOSSIER – Al fine di poter presentare (immagino alle competenti autorità sportive o federali) un documento credibile, ma soprattutto per poterci rendere esattamente conto noi dall’interno della reale situazione, senza inutili vittimismi per piangerci addosso (sterile esercizio), mi impegnai a preparare un dossier che fosse il meno fazioso ed il più equilibrato possibile. Scelsi come fonte non un giornale locale, bensì il Corriere dello Sport, quotidiano sportivo della Capitale, passando ai raggi x gli episodi alla moviola (di tutte le squadre iscritte a quel campionato, e non solo del Parma) descritti nell’apposita rubrica tenuta da Angelo Pesciaroli, all’epoca vice capo redattore di quella testata, nonché giornalista noto e con una vasta esperienza in materia (giustizia sportiva inclusa, essendo autore di alcuni manuali), oggi in pensione, dopo 46 anni di servizio per il Corriere dello Sport e consulente della Lega Italiana Calcio Professionistico (o Lega Pro, la ex Serie C). Durante la sua deposizione come teste all’udienza del processo di Napoli del 1° giugno 2010 si è auto-definito uno “statistico”

La METODOLOGIA DI LAVORO – Senza presunzione penso che il risultato della collettiva opera dell’ingegno mia, ma soprattutto di Gianni Barone e Paolo Corsanici (i quali collaborarono con me a solo titolo di amicizia, senza ricevere mercede alcuna) che seppero elaborare in maniera pressoché scientifica i dati ricevuti, sia un esempio unico nel suo genere. E per questo particolarmente attendibile.

LE AVVERTENZE – Sono stati inseriti soltanto gli errori arbitrali ritenuti certi, attribuendo per ogni torto subito da una squadra il relativo favore ottenuto dall’altra. I dati riguardano Il campionato italiano di calcio di serie A, anno 2004 – 2005 dalla prima alla trentatreesima giornata compresa (poi ci fermammo nell’analisi, perché dovemmo consegnare l’elaborato ai committenti). Solo in due casi sono stati individuati eventi che Pesciaroli aveva omesso di indicare per motivi di spazio o di stampa, che riguardavano due torti subiti dal Parma (Gol di Bovo contro la Roma e gol del Palermo irregolare).

I RISULTATI – “La statistica – scrivemmo allora come avvertenza presentando il nostro lavoro – non tiene conto della differenza esistente tra incontri casalinghi e trasferte, e non attribuisce un peso diverso agli errori commessi in caso di risultato incerto o già acquisito. E’ chiaro che si tratta di errori arbitrali e come tali ritenuti involontari. Il risultato finale ci dice che non sempre vi è compensazione tra torti subiti e favori ricevuti.”

CONCLUSIONI – Alla fine del nostro lavoro apparve in maniera inequivocabile che il Parma FC risultava essere la squadra più vessata dai torti arbitrali, avendone documentati 20 contro e 7 a favore. Il rapporto torti/favori dei crociati era il più penalizzante della serie A (2,86): secondo questo indice, invece, in quella stagione la squadra più avvantaggiata risultava il Siena (rapporto 0,10, avendo subito 1 solo torto contro i 10 favori). Secondo i nostri calcoli, nelle prime 33 giornate di quella stagione (2004-05) le uniche squadre in cui torti e favori risultavano sostanzialmente compensati furono: Bologna (0,88), Chievo (1,00), Lazio (1,22), Milan (1,20), Roma (1,17); le squadre svantaggiate Cagliari (1,60), Fiorentina (1,50), Lecce (1,75), Palermo (1,67), Reggina (2,25), Udinese (2,00); le squadre avvantaggiate Atalanta (0,57), Brescia (0,43), Inter (0,63), Juventus (0,45), Livorno (0,64), Messina (0,56), Sampdoria (0,55). Il totale degli episodi analizzati 144.

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