Niente polemiche ma un paio di frecciate velenose sì. Guidolin saluta tutti e si prepara alla nuova avventura con l'Udinese, dopo due stagioni alla guida del Parma, una promozione dalla serie B e un ottavo posto che brillerà Â a lungo.
La storia è finita. Il presidente Ghirardi è amareggiato ma anche orgoglioso della scelta di rinnovargli il contratto. Sì, perché il vero motivo del divorzio è il mancato rinnovo del contratto; il tecnico chiedeva un triennale anche se il vecchio contratto scadeva nel giugno 2011.
“E’ stata una stagione esaltante – ha esordito Guidolin nella conferenza stampa post partita – chiudiamo all’ottavo posto, una posizione nobile, come non accadeva da anni qui a Parma. Complimenti a tutti”. Poi la frase che tutti attendevano, dopo due settimane di metafore e silenzi. “Si chiude qua la mia avventura a Parma, mi dispiace molto ma sono sereno perché ho dato tutto”. Le motivazioni: “La scelta di andarmene è mia e non c’è nessuna polemica. Ci sono divergenze professionali sul progetto attorno a me. Per non rovinare un rapporto splendido ho preferito fermarmi. Tutto qui, nessuno screzio”. Una spiegazione, quella di Guidolin, che fa acqua da molte parti perché non entra nei dettagli delle sue decisioni. Le domande dei giornalisti, però, lo fanno cedere: “due settimane fa c’è stato un summit a Collecchio con il presidente e Pietro (Leonardi ndr.), la società sapeva che avevo avuto un contratto con un’altra società. Ho parlato della mia posizione e sono rimasto amareggiato perché la società aveva deciso di prendere altre decisioni. Non è una questione economica, volevo essere al centro del progetto. Nessuno mi avrebbe cacciato, lo so, e nessuno mi ha spinto ad andare via. La scelta è mia”. La decisione è maturata un mese fa dopo il no di Ghirardi alla richiesta del prolungamento del contratto. “Ero convinto che la società avrebbe progettato il futuro su di me. La gente libera non mi dimenticherà, chi non è libero o è condizionato la vede in modo diverso”. Parole piene di significati e dirette a tifosi e giornalisti, senza offendere nessuno.
Poche minuti dopo Guidiolin, nella sala stampa del Tardini è arrivato Ghirardi, come non accadeva da tempo. Il patron ha aggiunto la sua versione dei fatti sul divorzio dal tecnico veneto. “Abbiamo coronato una stagione bellissima. Voglio ringraziare giocatori, Guidolin, i tifosi e tutti i dipendenti del Parma. Non avrei mai immaginato di arrivare ottavo in classifica, questa sera non dormirò. Guidolin? Sono molto amareggiato. Un mese fa abbiamo parlato del futuro e mi ha chiesto di prolungare il contratto. Quest’anno ho pagato due stipendi (oltre a Guidolin c’è anche Cagni ndr.). Gli ho detto che ne avremmo parlato quando saremmo andati in ritiro. Non ritenevo opportuno andare avanti con un allenatore che aveva chiesto il prolungamento del contratto – continua Ghirardi – Siamo orgogliosi di avergli detto di no. Lui, purtroppo, ha una deformazione professionale perché ha bisogno di avere contratti pluriennali”.
Il futuro della panchina del Parma ruota attorno a tre nomi, Marino, Allegri e Giampaolo (l’ordine non è casuale, bensì in funzione della percentuale di fattibilità). Ghirardi non ha ancora preso una decisione: “Prenderemo un allenatore che sarà orgoglioso di stare a Parma. Firmerà un anno di contratto, d’ora in poi farò solo contratti annuali. Voi vi divertite a giocare con i nomi, ma stasera salteranno molte panchine. Vedremo. L’obiettivo del prossimo anno? La salvezza”.
Non poteva mancare l’ad Pietro Leonardi, molto più sereno e rilassato rispetto alla conferenza stampa di lunedì scorso. “Sono amareggiato, ma adesso è tutto più chiaro. Purtroppo questa società si trova a dover riprogrammare il progetto. Le consultazioni con altri allenatori sono iniziate una settimana fa, ma non ho incontrato solo Marino”. Già, tre giorni fa Leonardi ha incontrato a Roma l’ex allenatore del Cagliari Massimo Allegri. Un incontro conoscitivo, il futuro non è ancora scritto anche se Marino resta in vantaggio, anche perché Allegri sogna una chiamata del Milan e i tempi d’attesa potrebbero essere molto lunghi.