ROMA. Questo Parma comincia a divertirsi e a recitare il ruolo di sorpresa del campionato. Guidolin continua a parlare di salvezza ma i dieci punti e il quarto posto in classifica rappresentano un bottino straordinario che forse nessuno aveva preventivato all'inizio della stagione.
Un gol di Bojinov e un calcio di rigore trasformato da Amoruso nel primo tempo sono stati sufficienti a centrare i tre punti, anche se non mancano le polemiche soprattutto in occasione dell’1-0. La Lazio ha pareggiato i conti con un altro rigore (generosissimo) segnato da Cruz ma poi è rimasta in dieci uomini per tutto il secondo tempo e non mai avuto la forza per segnare il secondo gol, merito anche di un Parma perfetto a centrocampo e in difesa dove Lucarelli e soci non hanno sbagliato quasi nulla. In più i centrocampisti di Guidolin sembrano avere un passo diverso rispetto agli avversari; una considerazione non da poco dato che il Parma ha avuto il possesso palla e ha dettato i tempi di gioco. Una prestazione eccezionale, una grande prova di maturità che fa sognare tutti i tifosi. A poco serviranno le parole misurate del tecnico Guidolin e della società.
Tatticamente l’allenatore gialloblù ha sorpreso un po’ tutti, compreso Ballardini che non si aspettava un Parma con il 3-5-2 e con sei giocatori diversi rispetto alla vittoria di domenica scorsa contro il Palermo. Fatto sta che per la prima volta in questa stagione il tecnico gialloblù ripropone la difesa a 3 con Dellafiore, Lucarelli e Zaccardo. In attacco la coppia Bojiniov-Amoruso, mentre sulle fasce spazio a Zenoni e Castellini, la vecchia guardia. Esordio assoluto con la maglia crociata per Dzemaili. La Lazio risponde con l’annunciato 4-3-1-2, dove Matuzalem agisce dietro le due punte che sono Zarate e Cruz. Foggia in panchina e Dabo titolare. Dopo nenahc e30 minuti, però, i padroni di casa perdono Siviglia per un infortuni muscolare, al suo posto Cribari.
Il 3-5-2 del Parma ha un compito ben preciso: creare a centrocampo una ragnatela fitta fatta di passaggi stretti e pressing. Mariga è il direttore dell’orchestra con passaggi filtranti e recuperi; per informazioni chiedere a Matuzalem, praticamente annullato dal centrocampista keniota, uno dei migliori in campo. Le difficoltà di Zarate nel trovare spazi liberi e le marcature strette di Dellafiore e Zaccardo fanno il resto.
Nei primi minuti le due squadre si studiano molto e le uniche occasioni arrivano da tiri da lontano che raramente impensieriscono i portieri. Al 3′ Zarate ci prova dal limite ma Mirante para centralmente. Al 6′ è il turno di Dzemaili ma il suo diagonale rasoterra è debole e impreciso. Tre minuti dopo è il turno di Bojinov il quale colpisce di testa un cross di Castellini e fa la barba al palo. Terminati gli effetti sprint dei primi minuti la gara sembra addormentarsi; un’illusione che inganna la Lazio ma non il Parma dato che al 21′ arriva il gol del vantaggio. Un gol nato tra mille polemiche perché mentre il Parma costruiva l’azione dell’1-0 Baronio era a terra per un problema al fianco destro e molti giocatori chiedevano che la palla venisse spedita fuori dal campo. Incuranti delle urla dei giocatori laziali Zenoni pennella dalla destra un cross perfetto per Bojinov che indisturbato calcia al volo di sinistro e trafigge Muslera. La partita si infiamma e anche Ballardini ha da dire qualcosa all’attaccante bulgaro che si giustifica dicendo di non aver visto Baronio accasciato a terra.
Segnato il gol il Parma non commette l’errore di indietreggiare e continua a macinare gioco, sfiorando il raddoppio con Galloppa (tiro dalla distanza parato), malgrado non riesca ad assestare il colpo del 2-0, anzi è la Lazio che in modo un po’ fortunato trova il pareggio. Si giocano gli ultimi tre minuti del tempo regolamentare quando Cruz viene sfiorato dalla gamba di Mariga in piena area di rigore e cade a terra come se lo avessero sparato: per l’arbitro Velotto è rigore. Zarate non fallisce ed è 1-1. Le proteste emiliane non servono a nulla. Destino vuole che al 46′ è il Parma ad usufruire di un rigore, il secondo della giornata: Bojinov riesce a girarsi con la palla attaccata tra i piedi ma Kolarov lo stende da dietro con una scivolata scellerata; il giocatore viene prima ammonito (graziato in quanto era ultimo uomo) poi espulso per proteste. Sul dischetto si presenta Amoruso che spiazza il portiere e firma il 2-1. Si va negli spogliatoi con una situazione molto favorevole per i gialloblù: in vantaggio e in superiorità numerica.
Nel secondo tempo Ballardini si gioca il tutto per tutto inserendo Foggia al posto di Matuzalem e passando ad uno spregiudicato 3-3-3. Un modulo che garantisce spinta e occasioni da gol ma allo stesso tempo concede molti spazi all’avversario. Spazi che il Parma sfrutta in tutto e per tutto anche se non riesce a trovare il gol della sicurezza ed è costretto a soffrire fino alla fine. Al 2′ Amoruso colpisce il palo (rasoterra di destro) dopo aver ricevuto un passaggio di Zenoni e dopo aver trovato un buon varco nella difesa laziale. Passano pochi minuti e al 14′ Galloppa sfiora il gol con un bel tiro di destro a girare che termina a lato di pochissimo. Al 18′ ci prova Zarate con un diagonale che Mirante non ha problemi a parare a terra. La Lazio attacca a testa bassa e senza molta lucidità, un atteggiamento che aiuta non poco la formazione di Guidolin anche se Amoruso, Bojinov e Paloschi (entrato al posto) di Amoruso non hanno la cattiveria giusta per segnare il terzo gol. Errori incredibile come quello di Amourso che a due passi dalla porta tira addosso a Muslera in uscita. Per fortuna la difesa gialloblù regge bene e non presenta crepe in nessuna zona. Zenoni e Castellini smettono di spingere e abbassano il baricentro della squadra. Guidolin è seduto in panchina e per tutti i secondi 45 minuti ha dispensato pochissimi consigli: è la dimostrazione che questo Parma sta raggiungendo livelli di intesa che neanche il tecnico immaginava in tempi così rapidi. Il Parma è in festa sotto il settore ospiti dove si trovano un centinaio di tifosi; scene che in serie A non si vedevano da troppo tempo.
IL TABELLINO
Lazio-Parma 1-2
Marcatori: 21′ Bojinov; 42′ Zarate rig.; 46′ pt Amoruso rig
Lazio (4-3-1-2): Muslera; Lichsteiner, Diakité, Siviglia (35′ pt Cribari), Kolarov; Mauri, Baronio (30′ st Meghni), Dabo; Matuzalem (1st Foggia); Cruz; Zarate. A disposizione: Bizzarri, Radu, Del Nero, S.Inzaghi. All: Ballardini
Parma (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Dellafiore (24′ st Paci), Lucarelli; Zenoni, Mariga, Dzemaili (32′ st Morrone), Galloppa, Castellini; Bojinov, Amoruso (37’st Paloschi).
A disposizione: Pavarini, Antonelli, Lunardini, Lanzafame. All: Guidolin
Arbitro: Velotto
Ammoniti: Mauri e Foggia.
Espulsi: Kolarov