Il gol del pareggio di De Ceglie, i salvataggi difensivi di Felipe e la maturità del giovane Mauri. Sono questi gli aspetti più positivi della gara del Tardini. Deludente, invece, la prova di Palladino e Belfodil, ancora lontani dalla loro migliore forma.
.
MIRANTE 6 Sul primo gol si fa sorprendere dall’errore di posizionamento della difesa. La punizione di Pjanic è imparabile. Per il resto trascorre una serata senza correre eccessivi rischi.
MENDES 6 Tampona il possibile ma non l’impossibile. Sicuro su Ljajic, un po’ meno in marcatura su Gervinho. Comunque, concede pochissimo. E’ lui il vice Cassani.
FELIPE 6,5 Costringe Totti a gironzolare lontano dall’area di rigore, ma a volte è proprio questo il problema, perché i pericoli maggiori alla difesa crociata arrivano dalle invenzioni del capitano giallorosso. Salvataggio decisivo su Florenzi. Nella ripresa alza un muro insuperabile.
LUCARELLI 6 Non perde un contrasto e in area di rigore è un animale feroce che incute timore. E’ in ritardo sul primo gol della Roma, ma le colpe vanno distribuite con gli altri compagni di reparto e il centrocampo.
GOBBI 6 Resta rintanato nella propria metà campo per lunghi tratti, rischiando diverse volte di affondare sotto i colpi dei due esterni offensivi giallorossi.
ACQUAH 6 Combattivo e scattante, anche se a centrocampo non è facile trovare libertà d’azione e spazi. Deve crescere e migliorare nella costruzione del gioco.
LODI 5,5 I primi 20 minuti sono i migliori della sua esperienza in gialloblù, ma il flusso positivo ha durata breve. Ricade nei soliti errori, passaggi sbagliati e marcature blande. Comunque è in crescita e questo è l’aspetto più importante. Perfetto il calcio d’angolo che De Ceglie trasforma in gol.
MAURI 6 Esordio senza timori, anche di fronte a “mostri” del calibro di Naingollan e Pjanic; si propone in avanti con intelligenza. Ha fame e si vede. Una gustosa scoperta per il Parma e non solo.
PALLADINO 5 Troppo “leggero” e prevedibile per impensierire Holebas. Non crea superiorità numerica e l’intesa con i compagni di reparto è sempre precaria.
CASSANO 6 La difesa della Roma è come una gabbia, toglie inventiva e lucidità. Per trovare l’interruttore della luce è costretto a muoversi orizzontalmente su tutto il fronte offensivo, tutto a scapito della fase conclusiva, tan’è che non impensierisce mai De Sanctis.
DE CEGLIE 6,5 Un po’ per esigenza, un po’ per vocazione, fa l’ala sinistra del tridente offensivo. Non salta mai l’uomo e si si limita alla fase di contenimento, ma sull’angolo di Lodi si fa trovare pronto come una iena, è suo il gol dell’1-1. Rigenerato dopo il gol.
(11′ st) BELFODIL 5,5 Niente da fare, anche oggi è apparso fuori posizione e a tratti anche spaesato.
(28′ st) COSTA 6 Il suo ingresso irrobustisce la difesa.
(37′ st) GALLOPPA ng.
ALL. DONADONI 6 Cambiano gli interpreti ma non il modulo e questo dà maggiore sicurezza a tutta la squadra che non ha mai smesso di credere nell’impresa. Difesa in crescita, anche se sul primo gol subito ci sono stati un paio di errori di posizione. Mauri dal primo minuto è la piacevole sorpresa della serata.
ROMA: De Sanctis 6; Torosidis 6 (25′ st Maicon 6), Yanga-Mbiwa 6, Manolas 6, Holebas 6.5; Pjanic 7, Keita 6, Nainggolan 6.5; Gervinho 6, Totti 6.5 (36′ st Destro ng.), Ljajic 7 (28′ st Florenzi 6). All. Garcia 6.5