Gli 8 punti di vantaggio sul terz'ultimo posto a 4 partite dalla fine rappresentano un margine rassicurante, ma Ivo Pulga non vuole sentire parlare di un Cagliari già  salvo.

“Finchè non lo dirà la matematica, non siamo salvi. Al contrario: bisogna fare punti per ottenere la tranquillità. Domani andrà in campo una squadra concentrata e determinata, e così sarà anche dopo che conquisteremo la salvezza. In campo non si va per fare scampagnate, ci si arrabbia dopo una sconfitta nella partitella del giovedì, figurati quando ci sono di mezzo punti salvezza. Del resto ho sempre detto che questa squadra se gioca con aggressività e grinta può battere chiunque; altrimenti diventa una squadra battibile. Ma il concetto vale per tutte, Juventus compresa”.

Il Parma è un avversario da prendere con le molle: “Ha grande caratura tecnica, un attacco a cinque stelle, con Cassano, Biabiany e Palladino, che conosco sin dai tempi delle giovanili. Dietro è molto solida, ha un centrocampo notevole. I suoi 51 punti se li è meritati tutti sul campo”.

Tra i pali, stante la squalifica di Avramov, debutterà Marco Silvestri. “Sono orgoglioso che sia io a farlo debuttare. Lo conosco bene, è cresciuto nel vivaio del Modena. E’ un ragazzo di grandi qualità, davanti a sè ha un avvenire luminoso”.

Sono tanti gli assenti in casa rossoblù, specie nel reparto avanzato. “Siamo a fine stagione, gli acciacchi si fanno sentire”. Possibile rivedere Andrea Cossu, il cui mancato ingresso in campo sabato scorso a Genova ha generato un equivoco che Pulga spiega: “Mi era sembrato di vedere Ibraimi con i crampi e ho fatto preparare Andrea. Poi ho visto che Ibraimi stava bene e ho rinunciato ad effettuare la sostituzione. Non sono uno che cambia tanto per cambiare o per perdere quei 30 secondi che poi magari l’arbitro fa recuperare. Se vedo che la squadra va bene, non mi azzardo a scombussolarla. I tre cambi sono una opportunità, non un obbligo”.