A fine partita mister Donadoni parla di punto conquistato, ma bacchetta la squadra per il brutto primo tempo. Elogi a Sansone e Parolo per la convocazione in Nazionale (è ufficiale). Petkovic rinsalda la propria panchina ma recrimina per il risultato finale: "Siamo stati puniti al nostro primo errore".
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DONADONI: “Non siamo partiti bene, l’inizio è stato difficile. Mi aspettavo una partenza diversa e le sostituzioni forzate nel primo tempo hanno poi condizionato la gara. Siamo andati meglio nel secondo tempo, siamo stati più alti anche se abbiamo subito il gol in modo ingenuo pur riuscendo poi a recuperare con un’ottima reazione e a meritare il pareggio. Potevamo fare risultato pieno e l’espulsione di Rosi nel finale è un’altra leggerezza che un professionista non può commettere, anche se era il primo ad esserne dispiaciuto. Siamo stati molto bravi nel secondo tempo a reagire, il punto è meritato. Obi ha avuto un risentimento all’adduttore mentre calciava in porta, così anche Palladino ma sembra di entità più lieve. C’è la sosta adesso per poter recuperare tutti al meglio e valutare le situazioni caso per caso. Amauri in panchina? Una scelta tecnica, di situazione. Sansone ci ha messo grande dinamismo, ha avuto due-tre possibilità importanti che non si sono concretizzate per poco. Il suo approccio è stato molto positivo, io voglio giocatori che siano convinti e non abbiano paura di sbagliare. Lui lo è stato. Cassano non stava bene, aveva lo stomaco un po’ in disordine ed è stato condizionato. Parolo in nazionale? Se sarà così, sarà una convocazione meritata per il campionato importante che sta facendo. Se devo essere pignolo, pur essendo Marco un giocatore straordinario, mi aspetta da lui ancora più personalità nelle giocate: deve acquisire questa sicurezza per un ulteriore salto di qualità”.
PETKOVIC: “Nelle ultime gare abbiamo meritato molto di più. Anche oggi abbiamo dominato l’avversario, ma non siamo riusciti a vincere e portare a casa i tre punti. Al momento il problema è che in questo momento tutto gira un pò male. Siamo poco coraggiosi e cerchiamo di entrare in porta con la palla. Sono soddisfatto della prestazione dei miei, non del risultato. Nella pausa in molti andranno in nazionale, ma spero di recuperare qualche infortunato per lavorare con più uomini possibile per migliorarci ed essere più produttivi. Keita? Oggi ha fatto bene, dipende tutto da lui. Noi dobbiamo lasciarlo tranquillo, farlo rimanere con i piedi per terra, deve continuare a lavorare, ha tante qualità, tante doti fisiche, tecnico tattiche, ma deve lavorare ancora tanto per diventare un campione”.