Una sfilata di campioni, di nomi altisonanti e no,. Tutti insieme a festeggiare il Trofeo del Centenario. Emozioni in quantità industriale, ma anche lacrime e sorrisi. Ricordi indelebili di un Parma che ha scritto pagine importanti nella storia del calcio italiano e internazionale. Ecco alcune dichiarazioni dei protagonisti:
GHIRARDI: “Qui è passato un pezzo del meglio del calcio internazionale. Migliaia di tifosi sono accorsi allo stadio, dimostrando grande attaccamento a questa maglia. Non so se il più grande giocatore della nostra storia sia stato Crespo, come sostengono in tanti. Sicuramente Cannavaro è la storia del calcio italiano, il prototipo del giocatore che sogno; un calciatore arrivato a Parma da semi sconosciuto e diventato Pallone d’Oro. Anche oggi i nostri tifosi hanno dimostrato attaccamento alla maglia, erano tantissimi al Tardini e non nego che è stato un pomeriggio commovente e intenso. Stiamo facendo bene da anni, ricordo con gioia il ritorno in serie A perché l’ho sentita come un’impresa mia, non ereditata da altri. Vogliamo crescere ancora”
CANNAVARO: “Sono cento anni di una società importante, una delle migliori in Italia e in Europa. La cosa più importante era divertirsi e far divertire la gente. Sono cento anni di una società importante, una delle migliori in Italia e in Europa. Allenatore? Sto facendo il vice, è un ruolo totalmente diverso, sarò molto esigente con i miei giocatori. Cassano? Non si deve demoralizzare, ha tutte le carte in regola per far parte della squadra di Prandelli. Totti? Bisogna chiederlo a lui, io lo porterei dappertutto”
ZOLA: “Mi sarebbe piaciuto fare coppia con Cassano, ci saremmo divertiti. Spero porti in alto il Parma. Donadoni è un allenatore molto preparato, diciamo che ci sono tutte le condizioni per fare bene.”Il mio gol più bello e quello più importante col Parma? Quello segnato a Pagliuca, nel 1995, contro l’Inter, qui al Tardini, con una punizione sotto la Nord. Il più importante, invece, quello alla Juve di Trapattoni”.
DONADONI: “Ripete la storia è difficile, mi auguro che questa sia una stagione importante”
LEONARDI: “Sono orgoglioso di essere qui nel momento del Centenario. E’ Un onore avere stretto le mani a questi campioni, alcuni dei quali sono stati in passato dei miei grandi avversari. Questa festa era un obbligo per la nostra meravigliosa gente, è stato un pomeriggio di grandi emozioni che ci dà ancora più slancio per le nostre prossime sfide”
APRILLA: “Tornare in questa città è sempre una grande emozione e un grande piacere. La gente mi ama e io amo questa città. E poi non ho perso il vizio del gol. Un rimpianto? Potevo vincere il Pallone d’Oro, se avessi giocato in un top club sarebbe successo, ma va bene così”.
BORANGA: “Parma per me è una città importante, fondamentale per la mia professione e per l’ambiente e la cultura che mi ha dato. Sono arrivato a fine carriera, ma diedi il mio apporto per vincere il campionato. Da lì è nato un nuovo Parma, che ha scalato la serie A, quindi sono contento di aver fatto parte di un nuovo inizio per il club”
D.BAGGIO: “Quando ci sono io, al Tardini parte sempre quel coro contro la Juve e sono contento. Il ricordo è sempre bello, questo campo mi ha sempre portato bene, sono riuscito anche oggi a fare gol. Oggi ho corso tanto, mi sento in forma, gioco negli Over 40, gioco qualche gara amichevole con gli ex. Con Roberto Donadoni ho un grande rapporto: è una persona intelligente, di cui sono amico, lo ritengo un tecnico preparato e che prepara bene le partite. Credo che questo Parma possa puntare anche all’Europa”.