Lo spettacolo promesso da Prandelli è quello visto sugli spalti (sul campo spettacolo solo a sprazzi oltre ad una buona dose di sfortuna per le due traverse colpite da Balotelli e Giaccherini).

Tardini gremito, entusiasmo, migliaia di flash, bambini, donne e famiglie al completo. Poco meno di 100 i tifosi francesi. Ghirardi e Donadoni seduti uno vicino all’altro. Applausi scroscianti per l’ex Prandelli, ma anche per la Formica Atomica Giovinco. E’ la festa del Tardini. E’ la festa di Parma che accoglie la Nazionale italiana nel migliore dei modi, dopo tre giorni a tinte azzurre.
Balotelli è il guru di tanti giovanissimi, Ribery la stella che brilla sempre. Deschamps il Ct che conosce il calcio italiano come le sue tasche e che confeziona una vittoria dal gusto aspro per noi italiani.
Risultato a parte, questa italia esprime simpatia e fiducia, soprattutto in ottica futura. Perché in campo c’erano tre gioiellini unici: Balotelli, El Shaarawy e Verratti. I loro nomi e i loro volti sono destinati a scrivere la storia del calcio italiano, Per ora lasciamoli crescere e maturare, anche dal punto di vista caratteriale. E diamogli il tempo di impossessarsi della Nazionale. L’operazione simpatia è già iniziata, le sconfitte (l’ottava della gestione Prandelli) servono anche a crescere, quindi inutile drammatizzare.
Resta una grande serata di sport e divertimento che ha coinvolto un’intera città. Una serata scandita dal suono pulito e trasparente di migliaia di bambini. E’ quello che serve per riappacificarsi con il calcio.