Domani il Palermo, domenica il Lecce. Il viaggio del Parma nel Sud Italia potrebbe riservare piacevoli sorprese, ma anche pericolose trappole in ottica salvezza. Donadoni pensa ad una gara alla volta:

“Pensiamo solo a Palermo anche perché con un risultato positivo domani affronteremmo con spirito diverso anche la gara dopo. Abbiamo la consapevolezza che contro il Cagliari abbiamo fatto un bel passo avanti. Dovremo evitare la superbia che può arrivare per una classifica più tranquilla e avere invece la convinzione che ci misuriamo contro una squadra forte in casa soprattutto in uno stadio che sara certamente carico”. Eppure i siciliani hanno vinto una sola volta nelle ultime 9 partite”. Alla fine del campionato mancano cinque partite e l’indicazione che arriva dall’alto (Ghirardi e Leonardi) è di provare ad entrare tra le prime dieci squadre in classifica. “Le parole di Leonardi comunque hanno un peso specifico sempre, credo che i ragazzi abbiano recepito al meglio il messaggio ma la sostanza è che tutti, squadra e società, puntiamo a fare un finale di peso”.
Infine Donadoni parla dei fatti di Genova: “Io la maglia non l’avrei tolta. Detto dal di fuori è così. Poi non ero sul campo e non conosco la situazione specifica. Da giocatore io, come credo quelli del Genoa, ho sempre avuto grande rispetto per la maglia al di là poi che i risultati non sempre sono quelli che si vorrebbe. Io comunque non l’avrei tolta. Per me è inconcepibile vedere il calcio ostaggio di scene come quelle viste a Genova”.