E' da pochi giorni in sella e già fa discutere il movimento calcistico parmense con una decisione proibizionista. Il commissario straordinario del comune di Parma Mario Ciclosi ha infatti firmato l'ordinanza, entrata in vigore ieri in occasione di Parma-Verona di Coppa Italia riguardo il consumo di alcolici nei pressi dello stadio in occasione delle gare interne del Parma.
Ciclosi, che ha anche reso pubblica la sua mail (mario.ciclosi@gmail.com) ha parlato dell’argomento con Gabriele Majo, in una video intervista visibile su www.stadiotardini.com. “Io non ce l’ho con i tifosi, anzi, vado allo stadio con piacere ma non potevo, in questa fase, non accogliere la segnalazione di alcuni timori per l’ordine pubblico che dall’Autorità di Pubblica Sicurezza sono state più volte rivolte al Comune – ha spiegato il Commissario a Majo – A tutela della sicurezza dei parmigiani è stata adottata questa ordinanza, con caratteristiche sperimentali. Verificheremo nelle prossime partite se i timori permarranno o, come mi auguro, potremo fare una valutazione diversa”. Un Ciclosi che, spiegata la decisione ha volentieri parlato di calcio, confessando anche una simpatia per i gialloblù. “Mi sono arrivate alcune lamentele, tra cui una piuttosto forte, alla quale risponderò, su questa decisione, ripeto, sperimentale. Io tengo ai tifosi del Parma, che deve essere sostenuto. Lo fa anche mio figlio, che viene da lontano per vedere il Parma e ha avuto dei trascorsi anche come arbitro, da ragazzo, nella sezione di Parma. Personalmente sono particolarmente legato allo Stadio Tardini anche per un passato molto glorioso, anche se sono tifoso juventino – ha detto, ricordando anche quando acconsentì all’ampliamento dello stadio cittadino – Allora come presidente della Commissione di Vigilanza sui pubblici spettacoli ho consentito che il Tardini venisse adeguato e che lì il calcio potesse essere giocato, nonostante seri problemi, anche in quel caso, per l’ordine pubblico. Diciamo che un piccolo contributo all’onore e alla gloria del Parma l’ho dato anch’io”. Infine il Commissario ha anche parlato di tessera del tifoso, argomento sempre spinoso. “Attorno alla Tessera del Tifoso potremmo fare dei discorsi molto molto ampi. La Tessera, o l’identificazione o il biglietto di ingesso allo stadio fu sperimentata proprio qui nel 1992/93, mi pare, e il Parma fu tra le prime società in Italia, utilizzando quelle tecnologie che oggi sono utilizzate per la carta d’identità elettronica – spiega – L’obiettivo era dare un servizio ulteriore all’utente, per facilitargli l’ingresso e creargli meno problemi. Dovrebbe essere letto in positivo, non in negativo. L’ottica e l’attenzione è soprattutto la bontà del cuore nei confronti dei comportamenti e nel rispetto degli altri”.